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Terremoto nell’industria italiana dell’auto: non accadeva da 20 anni

Nuova era per Stellantis (Ansa) Reportmotori.it
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Il Belpaese sta diventando il luogo ideale per trascorrere le vacanze. Oramai per un lavoratore l’Italia è una realtà da incubo, ma qualcosa potrebbe cambiare nel 2026.

Per coloro che non hanno le spalle coperte e non hanno ereditato una proprietà la situazione è tragica nel nostro Paese. Si respira un’aria di crisi senza precedenti storici e di chi è la colpa? Le politiche degli ultimi anni hanno sicuramente favorito una mala gestione delle imprese che, sommerse da un carico fiscale ingestibile, sono migrate all’estero o sono finite in bancarotta.

Novità per i lavoratori di Stellantis
Nuova era per Stellantis (Ansa) Reportmotori.it

C’è tanta voglia di lavorare, al di là di quello che si dice, ma alle giuste condizioni. Oramai un contratto a lungo termine si sostanzia in un progetto di sei mesi per poi vedere come evolvono le cose. Per un ragazzo nato negli anni ’90, senza aiuti familiari, è diventato impossibile fare una famiglia. Così si spiega anche il numero di nascite a ribasso alle nostre latitudini. Come si può pensare di allargare un nucleo familiare senza garanzie? Come si può gestire una emorragia che coinvolge anche le più grandi imprese italiane?

Un tempo lavorare nel settore dell’automotive significava avere un futuro spianato. In Italia c’era una migrazione da sud a nord e il gioco era fatto. Nessun trauma linguistico o distanze insormontabili. Oggi per chi opera in FIAT si è prospettata una fuga in realtà come la Serbia o la Polonia. Il Gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra FCA e PSA, è piombato in una crisi senza precedenti. Tavares si è dimesso ed è stato nominato un nuovo amministratore delegato, Antonio Filosa, che non è stato in grado di cambiare per ora una situazione critica. Nel 2026 la musica cambierà.

Novità per i lavoratori di Stellantis

Il colosso italofrancese, per la prima volta dopo oltre 20 anni, ha annunciato che lo stabilimento Mirafiori festeggerà lo stop alla cassa integrazione. Dal 31 dicembre infatti non saranno rinnovati i contratti di solidarietà di 1.900 lavoratori che quindi torneranno a lavorare garantendo che la fabbrica funzioni a pieno regime.

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Stellantis il CEO Antonio Filosa (ANSA) – Reportmotori.it

Una notizia finalmente positiva dopo anni difficili. Inoltre, seguendo il nuovo piano, da febbraio partiranno le nuove assunzioni. Saranno 434 i giovani che verranno inseriti per aiutare i dipendenti attuali nella produzione di Fiat 500 ibrida e 500e. Il debutto positivo della nuova 500 ibrida porterà la produzione nuovamente al di sopra delle 100 mila unità annue.

“Per garantire continuità lavorativa nei prossimi anni e la stabilizzazione dei neoassunti, è necessario che venga assegnato un altro modello da produrre a Torino ed è per questo che metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per arrivare a questo obiettivo, utile anche a far ripartire l’industria dell’auto nel nostro territorio”, fanno sapere i sindacati.

Scritto da Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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