Doveva essere il grande protagonista di questa stagione, andando a formare la coppia di piloti più forte e completa, almeno sulla carta, con Charles Leclerc. Tutto questo però non si è avverato e ora Lewis Hamilton sta manifestando diversi segni di nervosismo, forse collegati non solo ad aspetti legati alla Formula 1. Fatto sta che il suo futuro sembra essere ogni giorno più chiaro.
Lewis Hamilton è desolatamente in sesta posizione nella classifica piloti, ben distaccato dal suo compagno di squadra e con soli 15 punti di margine su Kimi Antonelli. Le prospettive e le premesse erano completamente altre, anche perché sul pilota inglese riponeva tutta la sua fiducia John Elkann, primo sponsor di questa operazione sportiva (e di marketing). Il problema, al di là dei risultati, è che Lewis non sembra essersi integrato con la squadra, non ha trasferito la sua mentalità vincente e anzi si trova spesso in conflitto con gli ingegneri.
Gli episodi di Las Vegas, con un nervosismo di fondo, hanno forse anche una diversa matrice, che può essere ricercata nel mancato via libera del Cavallino al progetto F44. Doveva essere una rivisitazione della storica F40 con cui peraltro Lewis è stato presentato al suo arrivo a Maranello. Il numero non a caso richiama quello di Hamilton in pista. La F44 però non vedrà mai la luce e questo, secondo quanto confessato da Giorgio Terruzzi e Leo Turrini, ha indispettito e non poco il 40enne di Stevenage.
Hamilton via dalla Ferrari subito: il sogno è Max Verstappen
Il contratto dell’ex pilota della Mercedes coprirebbe di certo almeno il 2026, ma non è detto che venga rispettato. L’idea della Ferrari sarebbe quella di interrompere anche prima il sodalizio, magari con una soluzione ponte, affidandosi a Oliver Bearman che sta impressionando in questa stagione con la Haas. Per il giovanissimo connazionale di Lewis sarebbe una bella investitura, ma con la prospettiva di crescere e magari mantenere il posto.
Parallelamente, infatti, c’è anche da seguire la situazione di Charles Leclerc, che vuole prima capire il livello di competitività del nuovo progetto Ferrari, quello della rivoluzione tecnica del 2026. Qualora la vettura di Maranello non fosse competitiva, il rischio è quello di non continuare insieme. Alla sua porta ha già bussato con insistenza l’Aston Martin, nel neo team principal Adrian Newey. Per gli investimenti di mister Stroll e capacità organizzativa ed economica del team di Silverstone, c’è il concreto rischio che sia quella la macchina del futuro nel Circus (partnership con Honda per la power unit come ulteriore garanzia).
Il sogno a quel punto di Elkann sarebbe quello di convincere Max Verstappen ad unirsi alla Rossa, sempre che non abbia nel frattempo accettato la corte della Mercedes. Toto Wolff è già in agguato.