L’industria delle quattro ruote sta vivendo una fase drammatica. Scopriamo quali brand stanno attraversando una crisi senza precedenti.
I numeri dei principali costruttori di auto del Vecchio Continente sono pessimi. Con troppo ottimismo hanno investito nel mercato delle quattro ruote green, ottenendo solo pessimi risultati di vendita. Sono rarissime le auto elettriche nel mondo che hanno avuto un boom, diventando bestseller. I problemi sono svariati per una filiera che non attira per un fattore di prezzi, per una questione di scarsità di colonnine di ricarica e per un problema di svalutazione.
Le EV, ad oggi, sono un affare a perdere per i progressisti green. Rappresentano una soluzione ideale per chi vive in città con un box privato e deve coprire dei micro spostamenti, quindi hanno una portata molto limitata. Inoltre i prezzi delle batterie e delle ricariche pubbliche sono rimasti elevati. Non c’è alcun tipo di logica dietro la diffusione obbligata di auto a zero emissioni che non risolveranno il problema dello smog in città.
I top brand senza battere ciglio, salvo rari casi, hanno presentato delle gamme piene di EV. Le recenti perdite di 966 milioni di euro per Porsche e di 1,3 miliardi per Volkswagen sono un chiaro esempio che la situazione sta sfuggendo di mano. Secondo l’allarme lanciato da Moritz Schularick, presidente del Kiel Institute, il futuro delle case automobilistiche tedesche potrebbe essere segnato da profonde trasformazioni.
Analisi nefasta sull’automotive tedesco
Per il PIL tedesco la filiera dei motori è essenziale. Dal 2020 ad oggi gli investimenti fatti non hanno dato risultati tangibili al colosso di Wolfsburg. Sono arrivati dei problemi enormi. Volkswagen ha attribuito la sua prima perdita significativa dal periodo della pandemia sia alle performance negative della controllata Porsche e per i dazi, ma in realtà anche Audi ha provveduto a dei tagli di personale e il modello di business non funziona più.
Il gap tecnologico rispetto ai concorrenti americani e cinesi, che avanzano a ritmo sostenuto nello sviluppo della guida autonoma e dei sistemi software, si è fatto incolmabile. Potrebbero essere cedute quote o interni marchi in futuro e per Stellantis la situazione è molto simile.
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