Marc Marquez è sempre stato nelle grazie di Luigi Dall’Igna, che è finalmente riuscito a vincere un titolo con lui sulla Ducati. Le sue ultime dichiarazioni sono una mazzata per Pecco Bagnaia.
Il 2025 sta per concludersi in MotoGP, e sono solo due le tappe rimaste in programma, quelle di Portimao e di Valencia. Marc Marquez ha vinto il titolo mondiale a Motegi, alla fine di settembre, rendendo inutili, ai fini della corsa iridata, gli ultimi due mesi di competizioni. Il nativo di Cervera non ha dato scampo alla concorrenza nel suo primo anno da pilota ufficiale in Ducati, comportandosi da vero e proprio mattatore, sin dai primi test. Il #93 ha trovato un feeling perfetto con la Desmosedici GP25, che si è dimostrata una moto indigesta per Pecco Bagnaia.
A causa di una seconda parte di stagione terribile, Pecco è stato addirittura superato da Marco Bezzecchi nella lotta per il terzo posto nel mondiale piloti, ed anche Pedro Acosta non è poi così lontano. La sensazione è che Marquez si sia ormai preso tutta la Ducati e che Pecco non sia mai stato così ai margini del progetto, ed il 2026 sarà chiave in tal senso. Il tre volte campione del mondo dovrà rialzarsi, cercando di sfigurare il meno possibile nel confronto con il compagno.
Marquez, le dichiarazioni di Dall’Igna che fanno riflettere
In un’intervista concessa al sito web ufficiale della MotoGP, Luigi Dall’Igna, gran capo della Ducati, ha parlato del lavoro svolto da Marc Marquez, lodandolo per la sua rinascita: “Non è stato un anno facile, perché abbiamo cambiato un pilota, ma sono orgoglioso del lavoro della squadra e dei piloti. Quello che fa Marc è incredibile, per me è una lezione di vita. Lui ha rifiutato molte cose, soldi, moto ufficiale, visibilità, tutto per tornare a vincere. Con lui è molto facile lavorare, ha dei feedback ottimi a livello tecnico, lui è un leader che può aiutare la squadra a lavorare bene“.
In relazione all’infortunio, che terrà Marquez fuori anche per i test di Valencia, Dall’Igna ha affermato: “Non è stato facile per lui, perché non è stata colpa sua. Sono però cose che succedono e sa che deve seguire un percorso preciso per tornare, deve accettarlo. Prima della caduta di Marc, volevamo sviluppare la moto fino a fine anno, ma questo non è possibile ora con il suo infortunio. Questo è stato sicuramente il problema più grande legato al suo incidente per noi“.
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