Altre brutte notizie per un mercato dell’auto che non trova motivazioni per sorridere. Una nota fabbrica, gestita in joint venture da due giganti del settore, si prepara ad abbassare le serrande.
La crisi dell’automotive è un fatto storico dei nostri tempi, un vero e proprio dramma industriale che non accenna ad allentare la propria pressione sui costruttori. In Europa viviamo il tracollo di colossi come Volkswagen e Stellantis, costretti a ridurre i turni di lavoro, a fermare la produzione ed anche a chiudere delle fabbriche, per far fronte al calo della domanda e cercare di risparmiare denaro utile in altro senso.
Tuttavia, la crisi riguarda anche colossi mondiali, provenienti da altre parti del globo, e che hanno sedi dislocate a migliaia di chilometri di distanza da noi. Questo è il caso della Nissan, la cui crisi non fa più notizia, ma che continua a mietere vittime in termini di posti di lavoro. L’ennesima chiusura di un impianto di produzione è stata appena resa nota, e molto presto i dipendenti dovranno trovare un nuovo impiego.
Nissan, chiuderà la fabbrica di Aguascalientes in Messico
Secondo quanto comunicato nelle ultime ore, Nissan e Mercedes chiuderanno presto l’impianto di produzione di Aguascalientes (Compas), situato nel Messico centrale, aperto in joint venture nel 2015. L’accordo aveva portato i due marchi ad investire un totale di un miliardo di dollari nella fabbrica messicana, con la produzione che prese il via nel 2017, assemblando modelli premium come la Infiniti QX50 e la QX55. Un anno più tardi prese il via la produzione della Mercedes Classe A, e nel 2019 toccò alla GLB.
La produzione della Classe A è durata molto poco, terminando nel 2020, ma anche i modelli rimasti stanno per dire addio all’impianto di Aguascalientes. Secondo quanto annunciato dal portavoce della Nissan, Brian Brockman, in un’intervista a “WordsAuto“, l’assemblaggio dei due SUV a marchio Infiniti terminerà alla fine di novembre. L’attività di produzione cesserà del tutto a maggio 2026, quando anche la Mercedes GLB non sarà più assemblata da queste parti. Quella in questione è la terza delle steve fabbriche che la casa giapponese punta a chiudere nel prossimo futuro, come parte di un piano di ristrutturazione, che ha l’obiettivo di ridurre i costi.
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