La Lamborghini è un orgoglio italiano, che per la gran parte è sotto la proprietà tedesca, precisamente del gruppo Audi. C’è però una divisione che è ancora al 100% del nostro paese.
Il mercato delle supercar non è esente da difficoltà in questa fase storica, come ci insegnano marchi come Maserati e Porsche, ma per altri brand gli affari vanno a gonfie vele. La Lamborghini sta vivendo un periodo d’oro e si ritrova a risplendere in termini di vendite e di conti. Il 2024 si era concluso con oltre 10.500 auto vendute, un record storico per la casa del Toro, nata dall’invenzione del grande Ferruccio il 7 di maggio del 1963.
La gamma Lamborghini, al giorno d’oggi, è composta da sole auto Plug-In Hybrid, a cominciare dalla Revuelto, con 1.015 cavalli di potenza massima e motore V12 che lavora in combinato con tre motori elettrici. Seguono poi il SUV Urus SE, ma anche la Temerario, l’ultima ad essere lanciata in versione elettrificata, in sostituzione della tanto amata Huracan. Nelle prossime righe, andremo a scoprire la verità sulla proprietà del marchio di Sant’Agata Bolognese, di cui una divisione è ancora pienamente italiana.
Lamborghini, la divisione trattori è ancora italianissima
Era il 1998 quando la Lamborghini fu acquisita dall’Audi, la quale seppe rilanciare alla grande il marchio del Toro, rendendolo un punto di riferimento nel mondo delle supercar. Come dicevamo in apertura, tuttavia, c’è una divisione dell’azienda che non ha niente a che vedere con la casa di Ingolstadt e con investitori stranieri. Stiamo parlando di Lamborghini Trattori, che fa parte del gruppo SAME ed è al 100% italiana, senza alcun coinvolgimento con il gruppo Volkswagen ed altre proprietà straniere.
In molti ne saranno a conoscenza, ma per chi non ne ha mai sentito parlare, sottolineamo che la Lamborghini Trattori è nata nel 1948, ben prima della divisione automobili, che nacque 15 anni più tardi. La nascita dell’azienda risale al 1948 con fondazione a Cento, in provincia di Ferrara. Produce oggi trattori ad uso agricolo ed anche delle componenti meccaniche. L’ingresso nel gruppo SAME risale al 1973. Inizialmente, non fu adottato il Toro come simbolo dell’azienda, e questo logo venne assunto solo nel 1963, quando iniziò la produzione delle varie automobili.
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