In Europa si sta parlando molto del futuro della mobilità e ora arrivano grosse novità.
Da diversi anni a questa parte è diventato ormai chiaro come si stia cercando sempre di più di puntare su di una mobilità che possa essere quanto più sostenibile possibile. L’Europa sta crescendo in questo senso, puntando su delle infrastrutture che possano dare una mano per lo sviluppo della mobilità pubblica e per l’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale.
Da un po’ di anni a questa parte sembra che l’unica soluzione percorribile sia quella dell’abbattimento dell’utilizzo del petrolio, con benzina e gasolio che da tempo sono viste come il demonio. L’Europa ha però portato avanti una campagna fallimentare sull’elettrico, con le imposizioni che non piacciono a nessuno e i risultati si sono visti.
Questa mobilità risulta essere decisamente lontana dall’aver ottenuto i risultati sperati, dunque diventa necessario rivedere i parametri di crescita futuri. Ora arrivano delle belle notizie in questo settore, con la Commissione Europea che ha finalmente aperto a delle nuove soluzioni, con i biocarburanti che diventano una scelta consapevole e più che accessibile.
Biocarburanti in Europa: apertura di Ursula Von der Leyen
Per un po’ di tempo vi è stato un chiaro muro da parte della Commissione Europea sull’utilizzo di possibili alternative rispetto al solo elettrico. La Legge del Green Deal ha creato non poca confusione e polemiche, perché la sola produzione di auto elettriche dal 2035 non è mai sembrata un’idea davvero percorribile.
Ecco allora come mai, quando manca sempre di meno a quel 2026 che avrebbe fin dal principio svolto il ruolo di anno dove si sarebbero tirate le somme, come Ursula Von der Leyen stia aprendo all’uso dei biocarburanti. Si tratta di una soluzione che risulta essere totalmente ecologica e che allo stesso tempo permette di portare avanti una produzione automobilistica basata sul termico.
Tra coloro che hanno caldeggiato maggiormente questa apertura vi sono stati il CEO di BMW Oliver Zipse e da Gilberto Piccheto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica italiano. Non si tratta di una lotta all’elettrico, anzi questa rimane una soluzione che deve essere potenziata e migliorata sempre più, ma semplicemente non deve essere la sola, ma aiutata dalla presenza anche di biocarburanti e ora anche in Europa si sta capendo l’importanza di offrire maggiori soluzioni.
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