in

Chi fa i motori alla Lotus? Le sue supercar sono spinte da dei colossi dell’auto

Motori Lotus (Ansa) reportmotori.it
Tempo di lettura: 2 minuti

Il marchio Lotus è tra i più prestigiosi al mondo. Le auto sportive britanniche, create a Hethel, hanno fatto scuola. Scopriamo chi c’è dietro alla produzione dei motori delle moderne supercar.

Dici Lotus e pensi subito al concetto di sportività adottato dal suo fondatore Colin Chapman. Le auto sportive avrebbero dovuto essere leggere e agili, tutto il contrario della deriva attuale che spinge verso propulsori ibridi che determinano supercar pesanti nei tratti misti. La potenza delle vetture create da Lotus non è mai stata eccessiva in passato.

Produzione motori Lotus
Motori Lotus (Ansa) reportmotori.it

La Lotus venne fondata nel 1952 in Inghilterra da Colin Chapman, ingegnere che ha cambiato l’automobilismo. Nel logo su sfondo giallo e verde ci sono, infatti, le iniziali Anthony Colin Bruce Chapman. L’intuizione di adottare il nome del marchio nacque sulla base di un suggerimento di sua moglie. Lotus, infatti, deriva dai lotofagi, che mangiavano il loto per dimenticare la propria terra d’origine. Secondo Chapman chi avrebbe sperimentato le sue auto da corsa non avrebbe dimenticato le altre.

Per raggiungere performance top il fondatore adottò il concetto del less is more. Quindi creò vetture essenziali per ridurre al minimo il peso. In questo modo, con motori piccoli, i costi di gestione si sarebbero abbattuti rispetto ai V12 e sul piano del divertimento non ci sarebbe stata partita. La Elan, la Seven, la Eleven, e tante altre vetture create nella storia del marchio britannico sarebbero quasi considerate spartane se paragonate alle supercar italiane. Il marchio poi, dopo la scomparsa del suo fondatore negli anni ’80, ha vissuto una fase di crisi. Oggi rientra nell’universo Geely Holding Group, pur rimanendo con una produzione nella ex base aerea di Hethel.

I motori attuali della Lotus

Chapman è stato uno dei più grandi innovatori in campo automobilistico, ma con il passaggio alla proprietà cinese c’è stato un cambio di vedute. I motori delle Lotus attuali provengono da diversi fornitori, tra cui Toyota e Mercedes-AMG per i modelli a benzina. Per la produzione dei modelli elettrici c’è la mano dei tecnici di Geely nella sede di Hethel in Inghilterra.

I motori iconici della Lotus
La produzione dei motori delle Lotus (Ansa) reportmotori.it

L’Evora equipaggia un V6 Toyota con compressore volumetrico o un quattro cilindri turbo di origine Mercedes-AMG. Il marchio ha usato il 3.5 litri sovralimentato di origine Toyota anche sulla Emira, in alternativa a un motore Mercedes-AMG da 2.0 litri. Per i modelli elettrici come la Evija, l’asset si è spostato più su altri parametri, come autonomia e scatto da 0-100 km/h. Probabilmente Chapman si starà rivoltando nella tomba con i SUV full electric targati Lotus.

Scritto da Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

Stellantis ammiraglia del gruppo italiana

Stellantis, finalmente l’ammiraglia del Gruppo parla italiano? Sul web viaggia veloce il progetto della nuova Lancia premium

Marquez e Bagnaia bomba sganciata in Ducati

Bomba sganciata in Ducati, Marquez messo di nuovo in mezzo: la verità sull’annata di Bagnaia