La Cassazione si è pronunciata in modo chiaro su un particolare episodio, con la colpa che è sempre del conducente.
Negli ultimi mesi si è parlato moltissimo del nuovo CdS che ha voluto il Ministro Matteo Salvini, con le critiche che si sono fatte davvero feroci. In realtà le vere e proprie regole non hanno subito dei grossi cambiamenti, ma ciò che si è rivoluzionato è il valore delle sanzioni, davvero molto più pesanti rispetto a un tempo.
L’idea infatti vuole essere quella di creare un deterrente nei confronti dei cittadini che sono soliti non essere troppo ligi alle regole della strada. Un aspetto essenziale per ridurre sensibilmente i rischi in strada è quello di usare con costanza la cintura di sicurezza, il che permette di prevenire gravi impatti dopo degli incidenti.
Ecco allora come mai diventa molto importante il fatto che non sia solo il conducente che la indossi, ma anche gli altri passeggeri devono essere pronti con le cinture. Spesso però si tende a pensare che, nel caso in cui si venga pizzicati in queste condizioni, allora la colpa è di chi non ha usato la cintura, ma in realtà non è così.
Conducente garante degli altri passeggeri: la multa è tutta per lui
Sembra davvero incredibile per qualcuno, ma chi si mette al volante di un’automobile assume a tutti gli effetti il ruolo di colui che deve tutelare la salute degli altri passeggeri. Per questo motivo l’Articolo 172 è molto chiaro nel suo Comma 1 riguardo all’utilizzo delle cinture di sicurezza.
Nel caso in cui qualcuno dei passeggeri ne fosse sprovvisto, le sanzioni ricadrebbero su colui che è al volante. La multa andrebbe da un minimo di 82 fino a un massimo di 332 euro e nel caso in cui ci fossero delle condizioni particolare, come una seconda sanzione derivate da un mancato uso della cintura, ecco che si andrebbe incontro anche alla sospensione della patente dai 15 giorni ai 2 mesi.
Infatti il conducente sarebbe in una condizione pericolosa nel caso in cui, a seguito di un incidente, un passeggero dovesse subire un trauma in quanto sprovvisto di cintura di sicurezza. La prudenza impone dunque che, dalla sentenza della Corta di Cassazione 9311/2003, il conducente sia garante della sicurezza e si debba imporre per l’uso della cintura da parte di tutti.
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