Si sta avvicinando una catastrofe per il settore delle auto elettriche. La parola fine è vicina. Ecco perché.
A dispetto di numeri leggermente più confortanti rispetto a qualche anno fa, le auto elettriche continuano a non convincere o comunque a non richiamare quella massa di utenti sperata, anzi, al contrario, molto spesso chi ha posseduto un EV decide di non rinnovare l’acquisto e tornare al motore endotermico. Questo soprattutto in America, ovvero nella patria di Tesla, principale vittima dei ripensamenti.
Mentre in Cina le vetture a zero emissioni hanno equiparato le cifre di quelle a carburante, nel resto del mondo la narrazione è piuttosto diversa e ciò ha fatto scattare l’allarme. Il settore sta per affacciarsi ad una crisi di grandi dimensioni e specialmente in alcuni continenti potrebbe rappresentare l’anticamera della fine di un percorso che ha finito per rivelarsi un ginepraio e ragione di scontro tra fazioni politiche opposte.
Gli Stati Uniti dicono addio ai bonus federali, previsto il crollo delle auto elettriche
Dallo scorso 1 ottobre negli States non sono più in vigore gli incentivi federali dedicati ai veicoli “verdi” e l’automotive locale e non solo si sta preparando al collasso. Solo il marchio Ford ha previsto che i suoi modelli a spina caleranno del 5%, mentre ancora più drammatica è la previsione di Nissan Americas che, sulla carta, avrebbe dovuto lanciare in pompa magna la nuova Leaf, ma che ora ipotizza una situazione stagnante.
Una paura avvallata dai dati emersi da uno studio effettuato da alcune università a stelle e strisce, secondo cui l’uscita di scena del buono che, ricordiamo, gli americani avevano introdotto addirittura nel 2005 per promuovere la diffusione dell’elettrico e dei veicoli plug-in, per la conversione produrrà una discesa delle immatricolazioni fino al 30%. Va tenuto presente che da gennaio ad oggi, anche al di là dell’oceano, come in Europa, l’aumento della domanda si è arrestata all’1,5%.
A fronte di tali previsioni tutt’altro che confortanti che fanno ipotizzare un massiccio accumulo di invenduti, molti distributori hanno già cominciato a rallentare gli ordini. Diversamente per mitigarne gli effetti General Motors e la stessa Ford hanno scelto di lanciare dei programmi ad hoc per permettere ai concessionari di applicare condizioni vantaggiose in caso di leasing. Oppure c’è chi come Hyundai ha preferito applicare direttamente un forte sconto sui suoi EV, a partire dalle Ioniq 5 MY25 e MY26, rispettivamente con un taglio di 7.500 e 9.800 dollari al prezzo di listino.
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