Se non stai attento puoi combinare un disastro. Ecco l’errore da non fare con gli pneumatici nuovi.
Si ripete spesso, ma forse non a sufficienza. Gli pneumatici sono un po’ come le scarpe per noi. Per non avere problemi bisogna averle di buona fattura e soprattutto in buone condizioni. Essendo l’unico strumento di contatto con il manto stradale è necessario prestarvi particolare attenzione e assicurarsi che siano adeguatamente gonfie e con la tassellatura in linea con le regole.
Un po’ per pigrizia e un po’ per noncuranza, di sovente ci si tende a dimenticare di fare i dovuti controlli, compromettendo non solo la sicurezza del veicolo, ma altresì sottoponendosi al rischio di una bella multa salata. Il problema non riguarda solo le gomme usate. Anche la gestione di quelle nuove può rivelarsi critica. L’errore è dietro l’angolo e per questo occorre fare attenzione.
Attenzione agli pneumatici nuovi, la paraffina potrebbe limitare l’aderenza
Quando si montano coperture nuove di zecca notoriamente ci si sente tranquilli dal punto di vista della tenuta e del grip ed invece non c’è nulla di più falso. Per tale ragione è preferibile adottare sempre un approccio cauto alla guida. Di norma lo pneumatico vergine è provvisto di uno strato di paraffina applicato dal produttore per salvaguardarlo durante le fasi di trasporto e stoccaggio. Ebbene, proprio questo rivestimento ceroso rappresenta un’insidia.
Come spiegato dal Tik-toker e meccanico spagnolo Juan José a gomma ancora da rodare sull’asfalto, l’aderenza non è eccezionale. L’elemento scivoloso che la ricopre riduce la presa almeno nei primi chilometri coperti, di conseguenza in caso di guida un po’ aggressiva, di manovre di emergenza o frenate improvvise il rischio è che la risposta non sia immediata come si vorrebbe.
Il suggerimento è dunque di evitare azzardi almeno per i primi 500/100 km. Superata questa soglia necessaria per eliminare lo strato di paraffina e far emergere la mescola del battistrada, le “scarpe” potranno dirsi pienamente funzionali ed affidabili. Va rimarcato che questo discorso vale per le auto a motore endotermico, quanto per quelle elettriche. Come consigliato dagli esperti, a coperture fresche meglio anche tenere un passo costante.
Ugualmente, è preferibile evitare accelerazioni brusche e curve affrontate con troppo ottimismo. Ad influenzare le tempistiche di ingresso nella giusta finestra, la temperatura, il tipo di superficie stradale e la composizione della mescola.
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