La sua intuizione rappresentò la svolta. Ecco la FIAT che tagliò un traguardo storico con un carburante mai usato prima.
Oggi siamo abituati a sentir parlare di motori a benzina, a diesel, a GPL, bifuel, elettrici, ibridi, ma un tempo le opzioni a disposizione degli automobilisti erano decisamente limitate e stava all’abilità delle Case e alla loro inventiva, ideare metodi differenti ed economici per far funzionare le loro vetture e non far rallentare le vendite.
In questo senso si mosse anche FIAT che, per prima, intuì un modo a dir poco particolare di garantire movimento ad uno dei suoi modelli usciti negli anni ’70. La peculiarità del carburante individuato dall’azienda torinese stava nella sua facilità di recupero. Chiunque nella propria abitazione lo possiede come bevanda o come strumento per le pulizie.
Quando la FIAT inventò la 147 ad alcol, l’obiettivo era far risparmiare
Bisogna essere onesti, molto spesso le sue produzioni più strane, la FIAT le ha concretizzate lontano dall’Italia e anche in questo caso è andata così. Come facilmente intuibile il mercato protagonista è quello sudamericano, dove da sempre ha trovato terreno fertile anche perché buona parte dei suoi modelli è lì che vengono prodotti ed assemblati.
Al centro della nostra storia ce n’è un in particolare: la 147, ovvero la versione brasiliano della più nota 127. Plasmata nella sede di Betim, nello stato del Minas Gerais, dal 1976 al 1986, si distinse da tutte le altre automobili per un dettaglio: anziché funzionare a benzina, marciava grazie all’alcol . In molti si chiederanno il perché di tale scelta.
Ebbene, questa fu quasi obbligata per ragioni economiche. Nel bel mezzo della crisi petrolifera e con il prezzo del carburante salito alle stelle, non vi era altra alternativa anche se in termini di consumi la risposta non era delle migliori. Siccome di necessità bisogna fare virtù, i tecnici del marchio torinese capirono che quella poteva essere una opportunità anche per il futuro.
Ed ecco nascere il motore Flex, tutt’ora in uso in Brasile con un certo successo tanto che nel 2005 circolavano più vetture ad etanolo che a benzina. Prodotta in due declinazioni, Panorama e a tre volumi, venne importata nello Stivale come 127 Rustica nel 1979. La variante più generosa assunse il nome di FIAT Oggi.
Tra i suoi punti di forza poteva contare su un bagagliaio molto ampio. Terminata l’ampia produzione in Argentina quanto nel Paese natale di Senna, la 147 venne sostituita dalla Uno.
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