La decisione del Governo fa cambiare tutti i piani. Nuovo passo indietro per le auto elettriche. cosa sta succedendo.
Hanno insistito a lungo imponendo ai costruttori l’obbligo di inserire nella propria gamma dei modelli a zero emissioni e di abbassare il livello di inquinamento prodotto dai loro veicoli pena multe salatissime. Ebbene, ora dagli scranni della Commissione Europea si sono levate voci titubanti circa la fattibilità della conversione definitiva alle auto elettriche entro il 2035.
L’ex commissario della BCE Mario Draghi ha dichiarato da Bruxelles che non vi sono più i presupposti per farcela anche per via della scarsa presenza di infrastrutture per la ricarica. Una presa di coscienza che ha investito il Vecchio Continente, ma non solo, come si può apprendere dalla decisione shock di un Governo al di fuori dei confini comunitari.
Il Quebec fa marcia indietro, stop alle auto elettriche e plug-in
Come da noi, pure in Canada l’alimentazione “verde” dei veicoli stenta a decollare, ragion per cui, allo stesso modo l’Esecutivo locale ha deciso di rivedere il proprio programma che prevedeva il diktat della vendita esclusiva di EV e plug-in a parte dal 2036. Stando a quanto riportato da Autonews il ministro dell’Ambiente Bernard Drainville ha deciso di abbassare la cifra al 90%.
Le motivazioni che hanno condotto la regione di lingua francese a tornare sui propri passi sono diverse: la cancellazione della normativa definita dall’ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden, un contesto economico difficile e il fallimento ancora prima di nascere della gigafactory di Northvolt. A partire dal 2026, dunque, sono attese importanti modifiche al piano.
Stando a quanto stabilito in precedenza dal Governo, l’anno prossimo sul territorio del Quebec avrebbero dovuto circolare il 31,5% di mezzi ricaricabili, ma a questo punto, la percentuale dovrebbe essere rivisita, così come dovrebbero essere eliminati gli incentivi dedicati sia ai PHEV, sia ai BEV.
A fronte di un mercato dell’automobile abbastanza stagnante dopo il Covid, questo provvedimento dovrebbe incentivare nuovi acquisti non essendoci più il veto d’acquisto di vetture a propulsore endotermico. Che qualcosa su questo fronte si stia muovendo concretamente è certo già da un annuncio fatto proprio nel mese di settembre dal primo ministro Mark Carney.
Lo stesso ha confermato la revisione delle restrizioni e un allargamento delle maglie. Nello specifico cadrà l’obiettivo del 20% di auto a spina e vedrà riformulata anche a livello federale quella che era la tempistica di conversione.
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