Parlare di 82 milioni di euro anche in Formula 1 è roba davvero pazzesca, anche perché stiamo facendo riferimento a cifre che al giorno d’oggi fanno impallidire anche il Circus. Nemmeno il top dei piloti attuali si avvicina a questa cifra da record, compresi i vari Lewis Hamilton, Max Verstappen, Charles Leclerc o i due della McLaren, Norris e Piastri. Eppure c’è, una richiesta fantasmagorica che riguarda proprio un ex componente del Cavallino Rampante, uno che con la Rossa ha sfiorato il titolo mondiale.
Stiamo parlando di Felipe Massa, che nel 2008 fu vicinissimo a trionfare, nell’ultima gara in Brasile, a casa sua. Fu proprio Hamilton ad infrangere il suo sogno, con la collaborazione di un distratto Timo Glock, che poi a distanza di tempo non è sembrato essere poi così distratto, ma più che altro vicino all’amico inglese. Ma in quella stessa stagione a far discutere ancor di più è stato l’esito del Gran Premio di Singapore. Fu la prima edizione nella splendida città stato asiatica e tutti ricordano il “CrashGate” che ha visto coinvolti la Renault e Flavio Briatore.
Il manager piemontese ha preso una radiazione dal Circus per quel motivo, ovvero aver fatto schiantare scientemente Nelson Piquet Jr. per avvantaggiare la vittoria di Fernando Alonso. L’ingresso della safety car avvantaggiò lo spagnolo e fu un problema per tutti gli altri. Felipe Massa in quel GP avrebbe potuto vincere, ma una serie di disavventure vanificarono la sua ottima qualifica.
La folle richiesta di Massa per il Mondiale 2008: risarcimento da 82 milioni
A distanza di tempo il pilota brasiliano ritiene che le prove relative all’incidente volontario di Piquet erano chiare e furono insabbiate dalle autorità sportive in una stagione culminata con una beffa atroce per l’allora pilota della Ferrari.
Secondo quanto riportato dal Times l’azione legale di Massa sarà discussa per la prima volta presso l’Alta Corte di Londra il mese prossimo. Si parla di una richiesta da parte del suo avvocato, Nick de Marco KC, per un risarcimento da 82 milioni di dollari. Roba da fantascienza, ma secondo qualcuno ci sono anche i margini per ottenere una vittoria legale e recuperare almeno economicamente quello che è stato perso in pista.