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Auto elettriche, spunta un nuovo allarme in Europa: cosa sta succedendo

Auto elettriche ecco la verità - Reportmotori.it
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C’è un nuovo allarme che riguarda la produzione di auto elettriche in Europa, dal momento che sono allo studio alcune novità che potrebbero avere grande impatto sulle scelte del futuro.

La vendita di auto elettriche non procede ai ritmi sperati, e tutto ciò non lascia tranquilli i costruttori, né tantomeno i governi europei. Infatti, nel Vecchio Continente si è puntato largamente sui veicoli ad emissioni zero, che non hanno fornito le risposte sperate. I prezzi sono ancora troppo elevati, e le BEV sono limitate da autonomie troppo ridotte, senza mai dimenticare il tema delle ricariche eccessivamente lente.

Auto elettriche spunta un nuovo allarme
Auto elettriche ecco la verità – Reportmotori.it

Le auto elettriche europee, inoltre, paiono avere netti limiti sul fronte tecnologico rispetto a quelle in arrivo dalla Cina, e questo è un altro problema la cui soluzione non può più essere rimandata. Ora è l’associazione dei costruttori Acea a lanciare un allarme sul piano Made in Europe, ovviamente relativo ai veicoli ad emissioni zero. Andiamo a scoprire quali sono i dubbi relativi alle nuove tecnologie e perché l’Europa sta tremando sul serio.

Auto elettriche, l’Acea lancia l’allarme sul Made in Europe

La Commissione Europea pianifica di imporre per legge delle soglie minime di contenuto interno all’Unione Europea per le celle e le componenti di batterie, andando così ad introdurre alcuni requisiti di sostenibilità negli appalti. La Commissione vuole sostenere i prodotti a basse emissioni, ma le case avvertono che questa mossa va gestita con attenzione, così da evitare ulteriori penalizzazioni ai propri affari ed alla competitività, oltre che all’efficienza della produzione.

Elettriche allarme Acea
Elettriche in mostra – Reportmotori.it

Acea, che vuole essere previdente sul tema, ha presentato varie raccomandazioni alla Commissione Ue, facendo sapere che il settore automotive chiede nuovi obblighi di rendicontazione ridotti al minimo, visto che tutto il resto è già pesantemente normato con grandi limiti nel raggio d’azione dei costruttori. Si chiede anche di eliminare l’approccio unico per tutti i veicoli, perché potrebbe creare ritorsioni e ridurre la competitività.

I requisiti di contenuto locale dovranno essere bilanciati, e l’Acea ha richiesto anche che rifiuterà criteri basati sul valore aggiunto o sulle regole di lavorazione specifiche. Occorre pensare a cambiare la classificazione tariffaria, così da perdere meno denaro possibile. Insomma, le auto elettriche fanno e faranno ancora discutere, e la gestione europea dovrà essere valutata nel migliore dei modi.

Scritto da Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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