La novità ha mandato tutti in visibilio. Ecco i dettagli sulla Porsche che si ricarica come uno smartphone. E’ pazzesca.
Giusto qualche mese fa Porsche rendeva noto un cambio programma. Malgrado i buoni riscontri ottenuti in Cina, la risposta tiepida se non proprio fredda dell’Europa alle sue auto elettriche l’ha portata a dilatare i tempi di conversione completa. Ciò significa che se gli EV non spariranno dalla produzione, i modelli a motore endotermiche andranno in pensione dopo.
Chiaramente, alla luce di un futuro dell’automotive a trazione full electric, il costruttore tedesco non ha smesso di studiare nuove soluzioni per rendere le sue sportive a zero emissioni più efficienti e potenti, nonché per garantire un processo di ricarica più veloce. A tal proposito l’ultima novità riguarda proprio il sistema di recupero dell’energia che assomiglierà a quello di uno smartphone.
La Porsche elettrica si ricarica senza fili, una piastra a induzione la “trasformerà” in un telefono
Chi possiede un’auto moderna sa bene che il wireless, se non sdoganato è molto diffuso. Mai però si poteva pensare ad un dispositivo in grado di ricaricare una vettura. A fronte di un obiettivo di passaggio totale alla tecnologia elettrica fissato ancora al 2030, il produttore di Zuffenhausen ha voluto alzare l’asticella e allo IAA di Monaco di Baveria presenterà un nuovo prodotto.
Il suo nome è Wireless Charging e il suo compito sarà appunto quello di riportare al 100% la batteria senza l’uso cavi e connettori ma sfruttando al contrario una piastra. E’ bene riconoscere che in Germania non hanno inventato nulla. In Formula E, serie dedicata alle monoposto full electric, la Safety Car veniva ricaricata proprio così.
Lunga 117 cm, larga 78 e alta 6, può essere utilizzata sia al chiuso che all’aperto. Il procedimento è semplice: basta collegare alla rete elettrica la One Box e il gioco è fatto. Dal peso, non proprio piuma, di 50 kg, è in grado di ricaricare fino a 11 kW e fornire un’efficienza al 90%. Il suo funzionamento è possibile grazie ad una bobina in rame e ferriti.
La corrente alternata che la attraversa genera un campo magnetico che viene ricevuto da una seconda bobina che si trova nel veicolo. Il primo modello su cui vedremo applicato questo strumento sarà la Cayenne in uscita nei prossimi mesi.
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