E’ finita prima ancora di cominciare. Che disastro per l’azienda specializzata. E’ già stata mollata. Guai in vista per le auto elettriche.
Non è un momento facile per le aziende che si occupano di veicoli elettrici. Sebbene l’Unione Europea stia continuando a spingere per questo genere di mezzi di trasporto, i numeri ottenuti finora non sono soddisfacenti, o meglio non si stanno rivelando all’altezza delle attese. Anche per questo motivo, alcune Case costruttrici hanno deciso di ridimensione i propri piani di conversione e prediligere ancora i motori endotermici o ibridi.
Ancora più eclatante è il caso di cui vi parleremo e che riguarda una compagnia specializzata nella produzione a contratto di autovetture. La sua avventura sarebbe terminata ancora prima di costruirsi una clientela solida. Scaricata da tutti i partner della prima ora che avevano creduto nel suo progetto, per non chiudere del tutto potrebbe essere costretta a trasformarsi in altro per la felicità del Governo del Paese di provenienza, un po’ meno di coloro che hanno un’etica a cui prestar fede.
La Valmet Automotive alla deriva, abbandonata dai cinesi, potrebbe dedicarsi alle armi
La prima a decidere di interrompere la collaborazione è stata Porsche. Adesso la Valmet Automotive è stata scaricata pure dalla Catl. La società di Ningde, fondata nel 2011 e dedita alla costruzione delle batterie agli ioni di litio, indispensabili per dare movimento agli attuali EV, si era unità all’azienda finlandese nel 2017, ma adesso, a fronte di una situazione abbastanza stagnante in termini di commercio dei mezzi a zero emissioni, avrebbe preferito liberarsi del suo 20,6%.
Davanti a questa decisione drastica l’esecutivo di Helsinki non ha potuto che ammettere le criticità attraversare, rilevando come l’approccio al full electric nel Vecchio Continente sia nettamente più cauto che altrove. Da quanto si apprende, nel prossimo futuro, il costruttore di Uusikaupunki sarà in mano in parte ad un azionista, ovvero il Pontos Group e in parte allo Stato che già ne detiene il 44,96% attraverso il fondo Finnish Industry Investment Ltd.
Lo stesso, per evitare contraccolpi, verserà subito nelle casse della fabbrica 35 milioni di euro. Quale sarà invece il suo ruolo è ancora un punto di domanda. Non è escluso che dalle auto si passi alle armi e all’industria della difesa, come già avvenuto in Germania per uno stabilimento della Volkswagen.
- Stellantis getta la maschera sull’elettrico: ha un’importante novità sul futuro - 8 Ottobre 2025
- Opel mette il fuori tutto, sino a 10mila euro di vantaggi: come ottenerli e su quali vetture - 7 Ottobre 2025
- Vuole una Ferrari a tutti i costi e spedisce un assegno a Maranello: scatta la denuncia per danno d’immagine - 7 Ottobre 2025