Il sogno di questa supercar è andato in fumo per colpa del suo destino. Aspirava a superare anche le Ferrari e le Porsche.
Una storia come quella che ha dovuto vivere questa supercar può essere utilizzata anche come sceneggiatura di un film ma, purtroppo, con finale tragico. Le aspirazioni di chi l’ha prima ideata e poi messa in strada sono andate letteralmente in fumo, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che tutto ciò succedesse in una maniera a dir poco spettacolare. Eppure, era un modello capace anche di poter primeggiare su alcune Ferrari o su alcune Porsche, ma non sempre va come ci si aspetta.
A differenza di tante altre concept car, la supercar che andremo a descrivervi e a raccontare è stata realizzata veramente. È stata anche la protagonista indiscussa di alcuni videogame, ma nella realtà qualcosa è andato tremendamente storto. Il palcoscenico in cui ha avuto luogo il suo tragico destino è stato quello del tracciato Bentwaters Parks, dove stava correndo per un test condotto dalla rivista Top Gear.
Ciò che è successo, però, ha messo a repentaglio la vita del pilota e anche dei tanti altri personaggi presenti nella zona adiacente. Un finale spettacolare degno dei migliori film hollywoodiani, ma a cui nessuno vorrebbe mai partecipare in prima persona.
La supercar dei sogni che non ce l’ha fatta
Era tutto allestito per poter dare a una splendida supercar giapponese tutto lo spazio mediatico di cui aveva bisogno per poter esser conosciuta da parte del grande pubblico. Qualcosa, però, non è a dato come doveva e nel finale la situazione è diventata davvero tragica.
@Chris VS Cars) – Reportmotori.it
Parliamo della Mazda Furai, l’erede della 787B e pronta a dar battaglia su ogni fronte possibile a tutte le supercar esistenti al mondo, comprese Ferrari e Porsche. La Furai è stata costruita su un telaio in fibra di carbonio, quello della Courage C65, ovvero un prototipo da corsa LMP2 usato durante l’American Le Mans Series. Il cuore pulsante di questa supercar è contraddistinto da un motore rotativo, un tri-rotore R20B da 2 litri, il quale è alimentato con il bioetanolo E100 che è stato fornito dalla BP. Tale propulsore sprigiona ben 450 CV e fa accelerare l’auto fino a un massimo di 290 km/h, mentre lo scatto da 0 a 100 km/h lo effettua in soli 3,8 secondi.
Un’auto straordinaria che, però, è andata a fuoco durante la prova in pista effettuata da parte della rivista Top Gear. Mark Ticehurst, il pilota che durante l’occasione la stava testando, si è fortunatamente salvato, invece questo unico modello esistente al mondo non ce l’ha fatta. Un vero peccato, visto che la Mazda Furai rappresentava un tributo speciale a tutto il mondo del motorsport ma, in particolare, a ciò che ha fatto il marchio di Fuchu (Hiroshima) al suo interno, visti gli innumerevoli successi conquistati nel tempo.
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