La SF-25 non ha ancora dato tutto alla Ferrari. In queste ore a Maranello si sta decidendo per il futuro.
A pochi giorni dal via della seconda parte di stagione dopo la lunga pausa estiva, la classifica generale della Formula 1 vede la Ferrari occupare la seconda posizione. Un risultato in apparenza positivo non fosse per il distacco imbarazzante sulla leader McLaren. La scuderia di Woking attualmente comanda con 559 punti contro i 260 della Rossa, ma soprattutto ha vinto 11 GP contro il nulla del Cavallino che, finora, è stato aiutato da una Red Bull e da una Mercedes rispettivamente competitive soltanto con Max Verstappen e George Russell.
Appena cinque volte sul podio con Charles Leclerc e una con Lewis Hamilton nella Sprint Race del Texas, se non si conta il successo di Shangai del britannico, in seguito cancellato da una squalifica per irregolarità tecniche, la Rossa ha poco da festeggiare e lo sa bene. I piloti stessi, senza troppi peli sulla lingua, hanno in molteplici occasioni manifestato il proprio disappunto per una SF-25 poco veloce e per la scarsa reattività della squadra davanti alla criticità. Da questo punto di vista i prossimi giorni saranno cruciali, in quanto, finalmente, si deciderà il futuro della monoposto.
Il finale di stagione potrebbe salvare la Ferrari, la decisione è drastica
Il presupposto da cui a Maranello sarebbero partiti per decretare quale l’avvenire dell’auto ad oggi in uso, si basa sulla consapevolezza che nel 2026 la rivoluzione regolamentare cambierà molte cose. Alla luce di tale situazione, nonché di un Mondiale in corso che non potrà portare molto di più se non un consolidamento del piazzamento alle spalle dei papaya, l’intenzione manifestata sarebbe quella di abbandonare lo sviluppo sul breve termine ed utilizzare le rimanenti corse come test in ottica annata ventura.
Il team si andrà a concentrare sulla meccanica e sulle sospensioni pull rod con l’obiettivo di implementare la dinamica del veicolo. Allo stesso modo, sul fronte dell’aerodinamica il lavoro sarà indirizzato ad un miglioramento dell’efficacia del fondo, in maniera da generare più carico e aumentare la performance pura, garantendo comunque stabilità al mezzo. Alcuni di questi interventi si sono già visti in pista a Spa e all’Hungaroring dando buoni riscontri. In Olanda, invece, il focus dovrebbe spostarsi sulla sospensione posteriore con l’obiettivo di fornire ai due portacolori una vettura efficace in ogni condizione.
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