Scopriamo tutti i segreti della nuova auto Stellantis. Il suo motore è un quattro cilindri 1.6 da urlo.
Spesso protagonista delle cronache per il crollo delle vendite che ha colpito le vetture sotto il suo cappello il Gruppo Stellantis è tornato a far parlare di sé per ragioni più edificanti e confortanti per il futuro: il lancio di un inedito motore ibrido turbo a quattro cilindri da 1,6 litri con trasmissione ibrida in grado di garantire efficienza e potenza. Questa novità è stata realizzata ad hoc per un modello che vedremo in strada l’anno venturo e che punta a stabilire nuovi standard per quanto concerne il segmento dei SUV.
Salutata dal vicepresidente senior Micky Bly come un’innovazione esemplare verso prestazioni sempre migliori, l’unità motrice appena progettata è stata sottoposta a milioni di km di test alla ricerca del miglior compromesso per garantire un buon livello di performance e al contempo una certa autonomia per poter eventualmente coprire un buon chilometraggio solo in elettrico senza ansie. Sviluppato nel Vecchio Continente ed assemblato negli States sfrutta un sistema di iniezione diretta ad alta pressione.
Stellantis lancia un nuovo motore, ecco perché la Jeep Cherokee è rivoluzionaria
Capace di esprimere 180 cv a 5.500 giri/mi e 300 Nm di coppia massima tra i 2mila e i 3.500 giri/min, il nuovo quattro cilindri prodotto da Stellantis andrà ad equipaggiare la Jeep Cherokee. Il suo turbocompressore è in grado di erogare fino a 38 psi di sovralimentazione, mentre il propulsore vanta un rapporto di compressione di 11,3:1 con una combustione a ciclo Miller che consente alle valvole di aspirazione di far slittare la chiusura, così da rendere il processo di combustione più efficiente.
A ciò va aggiunta la funzione dell’intercooler il cui liquido riduce la temperatura dell’aria di aspirazione, così da implementare la risposta dell’automobile. Degni di nota pure la testa e il blocco prodotti in alluminio pressofuso ad alta pressione. I sistemi di raffreddamento sono azionati elettricamente sempre nell’ottica del miglioramento dei consumi, mentre la già citata trasmissione ibrida suddivide la potenza in due flussi: un elettrico e uno meccanico. Quando si è in modalità ibrida si attiva un primo motore-generatore.
Questo produce energia per la batteria e fornisce coppia alle ruote, quindi un secondo per integrare la potenza. Infine, l’accumulatore utilizzato è agli ioni di litio ad alta tensione raffreddato a liquido con una capacità di 1,03 kWh e in grado di spingere il mezzo fino a 100 km/h per brevi tratti.
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