Alla scoperta dei guasti più comuni che colpiscono la Dacia Duster. Ecco a cosa bisogna prestare attenzione.
Per anni il marchio Dacia ha rappresentato l’emblema delle vetture a costo medio basso, di qualità non particolarmente elevata, ma comunque un buon compromesso per chi non desidera spendere un capitale, ma è alla ricerca di un mezzo comodo con cui spostarsi e dalla spaziosità generosa. Tra i modelli più di successo provenienti da Mioveni figura la Duster.
Commercializzata a partire dall’aprile 2024 la nuova versione sta facendo incetta di immatricolazioni eppure non mancano le problematiche tecniche. Equipaggiata con un motore bi-fuel GPL 1.0 Eco-G dal 100 cv, piuttosto che con un tre cilindri 1,2 TCe da 130 cv o con l’inedita variante 1.6 ibrida da 140 cv, è stata realizzata in diversi allestimenti: Essential, Expression ,Extreme e Journey.
La Dacia Duster vince sul mercato, ma non manca qualche difetto
Provvista di tutte le dotazioni utili e di interni moderni e di buona fattura, la Duster di più recente generazione è molto lontana dall’immagine di auto a basso costo di un tempo. Non per nulla per acquistare l’entry level non si paga meno di 19mila euro. Al contrario in termini di consumi è ancora molto conveniente in quanto sono decisamente bassi.
Come detto non tutto funziona a meraviglia e ci sono delle componenti che fanno i capricci. Sui motore 1.6 Hybrid sono stati riscontrati dei bug, così come avvenuto sulla 1.2 TCe di fresca uscita. Rispetto alla seconda generazione si riscontra un miglioramento delle finiture dell’abitacolo. Certo non si parla di arredi di pregio, ma abbastanza a buon mercato per mantenersi sotto i 20mila euro.
Sulla capacità di resistere all’usura è quindi difficile esprimersi. Quello dipende dall’uso che se ne fa. A tal proposito gli esterni sembrano nettamente un passo avanti e non dovrebbero presentare difetti alla lunga. La protezione anticorrosione ha reso la verniciatura più resistente, spessa e regolare. Complessivamente si tratta di un’automobile di buon livello anche sul fronte degli spazi.
Se si opta per la declinazione Eco-G si rinuncia a 70 litri nel vano posteriore, ma è più che sufficiente per la tipologia di veicolo, mentre alcuni plus come il GPS e il vivavoce sono disponibili soltanto sull’allestimento Journey. Chi fosse alla ricerca di una top di gamma ibrida di seconda mano, oggi la si può trovare a 25mila euro con appena 15mila km coperti.
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