Il noto marchio è andato in bancarotta ed è stato costretto a chiudere. Il mercato dell’auto è sempre più in crisi.
Mai come dal post pandemia il settore dell’automotive ha vissuto un periodo così difficile e senza apparente soluzione almeno nel breve periodo. Seppur in maniera oscillante, il calo delle vendite continua ad essere evidente e soprattutto nei Paesi in cui il governo locale ha deciso di non aprire più le casse per elargire incentivi per l’acquisto, la riduzione delle immatricolazioni si è avvertita in maniera ancora più importante. Che si tratti di veicoli a motore endotermico o elettrici, la problematica c’è e si sta facendo sentire sotto diverse sfaccettature.
Sì, perché a patire l’attuale scarso interesse verso le quattro ruote non sono solo le grosse Case automobilistiche, ma pure l’indotto e tutti i fornitori di componentistica utile alla costruzione. Siamo dunque davanti ad una crisi globale che, come detto, al momento non trova una via d’uscita anche a causa di prezzi elevati non corrispondenti all’effettivo livello qualitativo del prodotto offerto. Nelle prossime righe vi racconteremo la storia di un noto marchio del comparto che ha dovuto fare i conti con un dissesto finanziario e dichiarare bancarotta.
E’ fallita la Iwis Mechatronics, forniva componenti auto ai costruttori più importanti
Il 2024 verrà certamente ricordato come uno degli anni più complessi e in un certo senso tragici per il settore delle quattro ruote. I produttori sotto il cappello di Stellantis sono stati costretti a ridimensionare il personale e a chiudere delle sedi, si pensi ad esempio alle ennesime difficoltà degli stabilimenti italiani della FIAT, o allo scarso appeal esercitato da Alfa Romeo negli Stati Uniti che ha portato i vertici del brand davanti alla Corte. In Germania, come sappiamo, non se la sono cavata meglio.
Anche qui colossi come Volkswagen e Audi hanno dovuto imparare a convivere con un crollo dei riscontri, correndo ai ripari tagliando in termini di produzione e dunque di posti di lavori. Come detto, però, ad essere coinvolte in questo effetto domino sono anche le aziende fornitrici come la Iwis Mechatronics. Il tribunale di Heibronn, in Germania, ne ha decretato il fallimento e l’avvio del classico iter in amministrazione controllata. Che qualcosa non stesse funzionando si era capito quando i tirocini in programma sono stati improvvisamente cancellati. Poi la notizia che ha fugato ogni dubbio.
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