Una potenza oltre ogni limiti, che brucia anche Ferrari: 2.000 cavalli: l’auto più estrema di tutte, ma nessuno la vuole davvero
La rincorsa ai cavalli non si ferma mai, e ogni anno saltano fuori hypercar sempre più impressionanti. Ma c’è una protagonista che ha lasciato tutti a bocca aperta e, allo stesso tempo, perplessi: parliamo della Koenigsegg Gemera, la supercar capace di surclassare persino un bolide della Formula 1 con una potenza che arriva a soglie impensabili.
Eppure, nonostante sembri costruita per dominare la scena, questa auto non ha sfondato tra i ricchissimi acquirenti. La domanda sorge spontanea: come può una bestia da oltre 2.000 CV finire “fuori moda” ancor prima di partire?
Potenza oltre ogni limite: nascita di una regina scomoda
Nel mondo delle hypercar le cifre fanno spesso girare la testa, ma qui parliamo di numeri da fantascienza. Negli ultimi tempi il muro dei 1.000 CV è diventato routine, grazie anche all’elettrificazione che consente di spingere su valori prima impensabili.
Prendete una Ferrari F80: 1.200 CV, aerodinamica da Le Mans e un mix letale di tecnologia da corsa. Eppure non basta: la Gemera piazza l’asticella ancora più in alto. Annunciata nel 2020, la svedese mette insieme un tre cilindri turbo da 600 CV con tre motori elettrici che portano il totale a ben 1.700 CV. Risultato? 0-100 in 1,9 secondi, velocità massima di 400km/h, coppia mostruosa di 3.500Nm. Sembra di guidare un caccia più che un’auto.
Però il bello – o il paradosso – sta tutto nella reazione del mercato. Chi può permettersi una Gemera pare non aver gradito il “motore piccolo”: tanti collezionisti e tifosi del marchio hanno storto il naso davanti al tre cilindri, anche se pompato a livelli assurdi. Per molti, un’auto di questo calibro dovrebbe avere tanti cilindri e tanta cubatura. Forse questione d’immagine o semplice abitudine, resta il fatto che l’idea di “mostro” con “mini motore” ha fatto cilecca tra i potenziali clienti.
A questo punto Koenigsegg ha scelto di cambiare rotta. Via al nuovo progetto: un V8 biturbo da 5 litri, potenza che arriva a 2.300 CV e coppia di 2.750Nm. Una risposta diretta alle richieste dell’élite delle hypercar. La nuova serie, limitatissima a 300 pezzi, partirà alla fine del 2024 e promette di riscrivere ancora una volta ciò che si può chiedere (e ottenere) da una vettura estrema.
Quando la rincorsa ai cavalli diventa arte, però, resta una questione: a che serve tutta questa potenza? Difficile sfruttare anche solo la metà di ciò che offre una Gemera sulle strade di tutti i giorni. Queste auto sono laboratori viaggianti, dimostrazioni di forza e tecnologia, molto spesso destinate più a diventare trofei in collezioni private che strumenti di piacere vero al volante.
Anche con 2.300 CV, il rischio resta quello di tagliare fuori la passione della gente comune: perché emozionarsi per un’auto che non solo non guideremo mai, ma che forse non troverà mai davvero una casa? Forse è questa la vera scommessa della Gemera: essere un sogno a quattro ruote, troppo estremo anche per chi può permetterselo davvero.
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