E’ stato un pioniere in Italia. Il mondo dei motori è in lutto. Addio allo storico presidente.
In un periodo delicato per il mondo delle due e delle quattro ruote, a creare sconforto si è aggiunta una brutta notizia: la scomparsa di un grosso nome, di un pioniere del settore in Italia. Nato a Pontremoli nel 1946, presto trasferitosi a Vicenza, era stato un imprenditore di successo, capace di prevedere i cambiamenti e di anticiparli, e accontentare la sua clientela con genialità. La sua storia è particolarmente significativa in quanto rappresenta l’essenza del Bel Paese.
Coriaceo, fantasioso e pronto ad accettare le sfide di un mondo in continua evoluzione. Non per nulla seppe individuare i passi giusti da compiere nel momento più opportuno, come quando decise di lasciare il segmento degli elettrodomestici per dedicarsi alla mobilità. Se i suoi motori sincroni avevano alimentato per diverso tempo prodotti realizzati dalle varie Electrolux, Bosch, Indesit, Candy e Whirlpool, nel secondo decennio del 2000 passarono ai mezzi di trasporto.
Addio ad Elio Marioni, con la sua Askoll ha rivoluzionato la mobilità
L’intuizione Elio Marioni la ebbe nel 2015, quando diede vita alla Askoll EVA, compagnia che si sarebbe dedicata alla mobilità urbana elettrica. All’epoca la scelta suonò controcorrente, ma all’imprenditore parve la soluzione migliore per creare un’alternativa rapida e non inquinante. Dal progetto su carta alla realizzazione il passo fu breve grazie al contributo dei tecnici ingaggiati da Aprilia.
Provvisti di batterie importati da terzi, ma montate in casa, gli scooter a zero emissioni diventarono presto usatissimi nello sharing per due ragioni: la loro affidabilità e la robustezza, senza tralasciare la qualità di ogni componente, sviluppata assieme a Samsung. Ottenuti successo e fama nel campo dei motori, nel 2016 avvenne la consacrazione anche tra le auto, con il debutto in occasione dell’EICMA della Elò.
Una microcar che seppe immediatamente solleticare l’interesse dei cinesi, ma che ostinatamente rimase italiana. Partita come un sogno, a tratti come un’azzardo percorrendo strade non battute, l’azienda ora vanta undici stabilimenti tra lo Stivale, il Messico, il Brasile, la Cina, la Slovacchia e la Romania, oltre 800 brevetti registrati e un dipartimento risorse e sviluppo. “Per chi ha avuto il privilegio di lavorare con lui, non era solo un imprenditore”, la nota di cordoglio sul sito ufficiale.
“Era un punto di riferimento, una guida. Ha costruito una comunità in cui ciascuno ha potuto sentirsi parte di un progetto straordinario”,
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