Siamo vicini alla svolta per le auto. Grazie al nuovo motore l’efficienza aumenterà del 92%.
Il futuro della mobilità continua a tenere banco. Sebbene la messa al bando dei veicoli alimentati a carburante al momento è circoscritta all’Europa e non entrerà in vigore prima del 2035, sono in molti a chiedersi come saranno i mezzi del domani, se dunque l’elettrico avrà la meglio o se subentreranno l’idrogeno o magari altre soluzioni rispettose dell’ambiente come l’energia solare. Attualmente la strada dell’elettrificazione è quella più battuta, sebbene alcuni costruttori, alla luce dello scarso riscontro ottenuto stanno tornando sui propri passi.
Pur essendo al momento l’alternativa più semplice da adottare la dipendenza dai Paesi che possiedono le terre rare necessarie per realizzare le batterie è ad oggi una problematica non indifferente a cui le Case hanno dovuto far fronte, studiando ad esempio dei metodi per crearle nelle proprie fabbriche con materiali diversi. In generale, fare riferimento a terzi comporta una spesa importante, allo stesso modo fare gli scavi per recuperare il materiale comporta un grave impatto ambientale. La svolta però è vicina e i nuovi motori potrebbero avere un’efficienza al 92%.
I motori delle auto del futuro saranno più efficienti, tutto merito dell’Alumotor
L’idea è venuta a Dragica Kostic-Perovic, capo progetto presso la Ricardo, gruppo specializzato nella ricerca di soluzioni anti-inquinamento per i trasporti. Il trucco riguarda l’utilizzo di statori a forma di forcina in alluminio per massimizzare la potenza e rendere il motore più efficiente possibile. Come affermato dallo stesso designer, ben felice che la sua azienda, abbia individuato prima di altre un modo per rendere meno impattante la scarsa autonomia di questa tipo di unità motrici. Come ben sappiamo attualmente acquistare un EV comporta un esborso di un certo peso.
Il pacchetto motore accumulatore è costoso da produrre e di sovente, in cambio di tale spesa non si ha un ritorno sufficientemente elevato in termini di chilometraggio percorribile prima di ricaricare. A chi domandava come mai l’innovativa soluzione abbia un cuore di alluminio la risposta è stata per la maggior sostenibilità rispetto al rame e in generale per la sua minor esosità di partenza. In questa maniera la performance non viene compromessa neppure ad alti voltaggi o con elevate temperature.
Il progetto definito Alumotor prevede un’unità da 214kW con efficienza massima superiore al suddetto 92% e 12 kg in meno di terre rare adoperate, il tutto a beneficio del peso del veicolo stesso.
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