E’ arrivata finalmente l’alternativa al carburante classico. E’ rivoluzionario e garantisce una potenza mai vista.
Ci viene ripetuto in continuazione che la causa del cambiamento climatico e dei fenomeni atmosferici estremi siamo noi, con il nostro atteggiamento incurante e l’utilizzo smodato di riscaldamento, condizionatore e veicoli alimentati con carburanti inquinanti. Per arginare quella che è diventata una situazione incancrenita, l’Europa ha provveduto a stilare un programma di messa al bando progressivo dei mezzi a benzina e gasolio.
Il 2035 sarà la data X, ma se per il momento l’elettrico sembra la strada più semplice da perseguire anche perché già realtà, diverse aziende si sono rimboccate le maniche per trovare alternative valide. C’è chi crede nell’idrogeno, sebbene ad oggi risulti troppo onerosa, chi sta studiando come sfruttare l’energia eolica, e chi, ancora, ha individuato un metodo rivoluzionario che se venisse concretizzato potrebbe portare alla svolta senza rinunciare alla potenza.
Le auto del futuro saranno a carburante solare? L’esperimento è già stato fatto
Se per testare il potere del vento per sviluppare movimento in Inghilterra hanno impiegato delle imbarcazioni, in Svizzera hanno scomodato addirittura un aereo per verificare la bontà dell’astro che ci riscalda quale spinta propulsiva per un mezzo di trasporto. L’esperimento è stato condotto da una start-up nota come Synhelion in collaborazione con la linea area Swiss che le ha fornito gli strumenti del mestiere.
Partner strategici dal 2020, hanno dato vita a qualcosa di straordinario provando che è possibile utilizzare un combustibile solare per effettuare un volo. Mai nell’aviazione civile era stato tentato qualcosa di analogo ed anche per questo la notizia ha fatto il giro del mondo. Da quanto si apprende l’operazione è stata un successo e ha regalato indicazioni molto interessanti a partire dall’aspetto economico che assieme a quello ambientale preme di più.
Si tratta di un’energia rinnovabile dal costo pressoché nullo e può essere conservata senza particolare impatto sul portafoglio di chi se ne occupa. Dunque, oltre ad essere verde è vantaggiosa economicamente. Malgrado l’essenza elvetica di tale impresa, l’evento si è consumato in Germania. Qui è stato tra l’altro raffinato l’olio a crudo per ottenere la certificazione Jet-A-1 che spetta al carburante per aerei.
Il test è stato condotto sul tragitto Amburgo – Zurigo e come anticipato tutto è filato liscio. Ora manca solo il sigillo di sostenibilità sia sulla “birra”, che sul processo produttivo.
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