Il motore più vecchio ha quasi 40 anni e resiste dov’è cambiato tutto il resto: perché pochi se ne accorgono.
Verso la metà degli anni ’90, quando le case automobilistiche già rincorrevano le mode e i trend tecnologici, in Giappone si lavorava a qualcosa di diverso. Non una rivoluzione, né una corsa al primato tecnico, ma la costruzione di un motore che sarebbe diventato leggenda per una ragione semplice: non si rompe mai.
Oggi, tra automobili sempre più sofisticate e aggiornamenti continui, c’è un solo propulsore che ha attraversato indenne quasi quattro decenni, rimanendo fedele – e praticamente intatto – sulle Land Cruiser che nel 2025 continuano a macinare chilometri in condizioni impossibili.
Quasi 40 anni e non sentirli
Non ha turbo, non grida i numeri delle braine moderne e, se lo racconti al bar, nessuno si gira a guardare la tua auto. Il Toyota 1HZ è l’opposto di un motore da passerella: è la scelta di chi non può permettersi guasti, in luoghi dove la tecnologia si arrende alla realtà dei fatti. Dal 1990, questo sei cilindri in linea da 4.2 litri accompagna la Land Cruiser Serie 70. Robusto, senza fronzoli, ha una sola missione: andare ovunque serva, quante volte serve.
Con una potenza di 129CV e 285Nm, poche elettroniche di contorno e nessuna soluzione futuristica, il 1HZ accetta gasolio non proprio di qualità, affronta temperature estreme e continua a funzionare anche dopo decenni di abusi e chilometri. La sua architettura semplice – basamento in ghisa, albero a gomiti forgiato, pompa meccanica – è pensata per essere riparata ovunque, anche da chi non ha a disposizione molto più di una chiave inglese.
Nei primi anni Duemila, ha ricevuto solo minime modifiche: controllo elettronico del carburante ed EGR, giusto per rispettare norme ambientali più severe. Ma la sostanza è rimasta uguale: niente fronzoli, niente complicazioni, tutto affidabilità.
Questo non è un motore di nicchia. Il 1HZ verrà magari ignorato da chi fa cronaca sui nuovi lanci elettrici, ma è da sempre il cuore silenzioso di ambulanze, pick-up delle agenzie umanitarie, veicoli militari e mezzi di chi lavora davvero lontano dall’asfalto. Dal deserto australiano alla savana africana, o nell’entroterra più profondo del Medio Oriente: se devi contare su un motore, scegli lui. Non è nostalgia, né collezionismo: è pura sostanza.
Ormai il mercato cambia in fretta, i propulsori vengono sostituiti ogni pochi anni, e le mode decidono il destino delle auto. Eppure, mentre tutto si aggiorna e si complica, Toyota lascia ancora spazio al 1HZ nei listini del 2025 – a conferma che, quando qualcosa funziona davvero, non ci sono motivi validi per cambiare.
Così, la vera forza di questo motore è semplice e disarmante: nell’epoca delle soluzioni complesse, a vincere è, ancora una volta, la semplicità che non delude. E quando davvero serve, le chiacchiere – e le mode – possono aspettare: il 1HZ parte e va. Sempre.
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