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Secondo turno di libere bagnate al Mugello

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Mentre su praticamente tutta la penisola splende il sole, sopra il circuito del Mugello la fanno da padrone grosse nuvole grigie che lasciano cadere poche gocce, sufficienti però a compromettere le prove libere pomeridiane di questo primo giorno del Gran Premio d’Italia TIM. Su una pista umida per quasi tutta la sua totalità, sono pochi i piloti a girare, e fra questi, ci pensa l’italiano Andrea Dovizioso (Repsol Honda) a mettere a referto il crono più rapido: alla sesta tornata delle 6 completate, Dovizioso ferma il cronometro sul 1:49.272. L’attuale Campione del Mondo Moto2 Toni Elias (LCR Honda), percorre 10 giri e chiude 2º, a 2.665 secondi dall’italiano (1:51.937 per lui). Un altro italiano fra i primi 3: si tratta del pilota Ducati Valentino Rossi che, nell’ultima delle 6 tornate completate, fa registrare un tempo di 1:52.550 (+3.278s).
Scendono in pista anche lo spagnolo Álvaro Bautista (Rizla Suzuki), 4º con 1:54.497 (+5.225s), e il francese di Pramac Racing Randy De Puniet che completa più giri di tutto il gruppo: proprio con l’ultimo dei 13 percorsi, firma un crono di 1:55.279 (+6.007s).
Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), autore del miglior tempo della mattinata, la coppia Repsol Honda Casey Stoner e Dani Pedrosa, e il Campione del Mondo in carica Jorge Lorenzo, decidono di rinviare a domani il lavoro sui rispettivi setting.
Il resto del gruppo non ha purtroppo modo di girare come desiderato, ottenendo quindi tempi visibilmente sfalzati con ampi distacchi dalla vetta: Karel Abraham (Cardion AB Motoracing), la coppia Monster Yamaha Tech 3 Cal Crutchlow e Colin Edwards, Nicky Hayden (Ducati Team) e Ben Spies (Yamaha Factory Racing) riescono a completare solo due giri del circuito toscano.

Fonte MotoGP.com – http://www.motogp.com

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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