Una spettacolare supercar italiana, che è diventata famosa con il passare del tempo, monta un portentoso motore Mercedes, già utilizzato su due auto della casa di Stoccarda. Motore è da sogno.
La Mercedes ha fornito spesso dei motori di elevata potenza alle supercar di altri marchi, ed oggi vi parleremo di un’unità propulsiva di elevata potenza che è andata ad equipaggiare un gioiello di artigianalità italiana. Il motore in questione è l’M120 V12 che ha spingo anche la Mercedes S600 e la SL73 AMG, vale a dire una berlina di lusso ed una spettacolare spider rimasta nel cuore degli appassionati.
Sin dagli anni Sessanta, la Mercedes aveva l’intenzione di produrre un motore V12, ma i costi elevati ed altri problemi operativi allungarono le tempistiche, sino all’inizio degli anni Novanta. Arrivò poi il momento dell’M120 da 6.0 di cilindrata, un V12 con monoblocco in alluminio, silicio e rame, e teste in alluminio, con distribuzione con quattro alberi a camme in testa e quattro valvole per ogni cilindro, con fasatura variabile sul lato dell’aspirazione. La potenza massima di questo motore poteva toccare quota 400 cavalli, un dato non indifferente per una berlina di lusso di oltre trent’anni fa come la S600. Come anticipato, lo stesso motore fu poi impiegato su una supercar italiana.
Mercedes, ecco la Pagani Zonda C12 con motore M120
Il motore M120 fu aumentato a 7,3 litri di cilindrata per la Mercedes SL73 AMG, una delle roadster più potenti mai prodotte dalla casa della Stella a tre punte. Nel 1999, questo motore fu scelto anche dalla Pagani per la Zonda C12, ma con 394 cavalli di potenza massima. Quella della Pagani fu una scelta precisa, inserendo un motore meno potente in un’auto raffinatissima dal punto di vista della meccanica e dell’aerodinamica, così da regalare delle prestazioni eccezionali.
Qualche anno dopo, nel 2002, la Pagani decise di montare un 7.3 V12 da 760 cavalli, aumentando decisamente le proprie performance, e dimostrando il grande potenziale di questo eccezionale motore. Dunque, lo stesso propulsore, con diversi tagli di potenza e cilindrata, fu utilizzato su ben tre vetture differenti, ma tutte con delle performance da urlo.
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