Marc Marquez è stato protagonista di una cavalcata trionfale nel primo anno in sella alla Ducati del team factory. Il futuro del nativo di Cervera è però incerto secondo un noto manager.
La Ducati ha pescato il jolly ingaggiando Marc Marquez per la stagione 2025, dominata dalla casa di Borgo Panigale grazie al proprio fenomeno. Pecco Bagnaia, dopo anni da protagonista, si è sciolto come neve al sole, mentre il nativo di Cervera ha portato a casa il nono mondiale, con una facilità che in pochi si sarebbero potuti aspettare. Che il #93 fosse ancora il migliore era fuor di dubbio, ma la superiorità messa in mostra sin dalle prime battute è stata disarmante.
In chiave 2026, Marquez vorrà andare a caccia del decimo alloro iridato, prima della rivoluzione tecnica attesa per il 2027. Tutti i contratti dei piloti andranno in scadenza alla fine della prossima stagione, ed è atteso un vero e proprio terremoto ed un valzer di selle sin dai prossimi mesi. C’è chi continua a parlare di un possibile ritorno di Marc alla Honda, uno scenario che non può essere escluso a priori in questo momento.
Marquez, Suppo non sorpreso di un eventuale addio a Ducati
Nel corso di un’intervista concessa al sito web “GPOne.com“, Livio Suppo ha parlato del futuro di Marc Marquez: “In un momento come questo, nessuno sa cosa succederà in futuro, neanche Marc ne è al corrente. Dipenderà da molte cose, prima di tutto da come si riprenderà da questo ennesimo infortunio. Conosco Marc e l’idea di tornare a lavorare con la sua vecchia squadra gli piacerebbe molto, perché vuole ancora molto bene a quella gente. La Honda è stata la più lunga tappa della sua carriera, questo è ovvio“.
Suppo crede che un eventuale addio di Marquez alla Ducati per tornare alla Honda non sia così assurdo, e che ciò potrebbe accadere in futuro: “Considerando il rapporto che si è instaurato tra Marc e la Honda, non sarei sorpreso se dovesse tornarci nel corso dei prossimi anni. Cosa è accaduto a Bagnaia? Lui ha detto delle cose che hanno dato vita a molte teorie e cospirazioni, perché a volte, quando parla, è troppo criptico e dà la possibilità alla gente di interpretare ciò che dice in maniera sbagliata. Se una squadra dovesse fargli un’offerta e gli offrisse un buon contratto, non ci sono motivi per i quali debba restare in Ducati, soprattutto se continuasse a far fatica“.
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