C’è un nuovo divieto di sosta che gli automobilisti devono assolutamente conoscere. E’ sempre più diffuso e le multe sono piuttosto ingenti
E’ risaputo, gli automobilisti italiani non brillano certo per disciplina. Le trasgressioni al Codice della Strada sono all’ordine del giorno.
Guida con lo smartphone o altri dispositivi elettronici, in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, infrazioni ai limiti di velocità, sono queste le fattispecie più comuni da cui scaturiscono multe piuttosto ingenti e anche (purtroppo) incidenti gravi e altri sinistri con danni significativi a cose e persone.
Oltre a quelle appena citate, c’è poi un’altra infrazione nella quale gli automobilisti italiani sono specializzati ovvero il divieto di sosta. Emblematico a riguardo, un dato riferito al Comune di Roma, comunicato nei giorni scorsi. Dall’inizio dell’anno al mese di novembre sono state circa 804.000 i verbali emessi per infrazioni collegate alla sosta irregolare. Un dato enorme che equivale a una media di 73.000 multe la mese e di circa 25.000 al giorno.
Attenzione a questo divieto di sosta, qui non si può parcheggiare
Di fatto, nella Capitale e non solo, le auto si parcheggiano ovunque qualora non si riesca a trovare un parcheggio. Le ritroviamo al centro della carreggiata, sui marciapiedi, sugli attraversamenti pedonali, nei pressi degli incroci e ovviamente in doppia fila. Ci si “arrangia” come si può, insomma, anche sfruttando “nuovi parcheggi” spesso liberi ma sui quali è assolutamente vietato lasciare l’auto.
Ci riferiamo all’occupazione abusiva degli spazi adiacenti alle colonnine di ricarica pubbliche per le auto elettriche o ibride. Una fattispecie che non stupisce più di tanto. Del resto, non ci si fa scrupolo a sostare negli stalli riservati ai disabili, figuratevi se si resiste alla tentazione di andare ad occupare questi altri spazi spesso liberi. Il dato che stupisce, tuttavia, è che ad abusare di questa pratica non sono solo coloro che dispongono di auto a motore endotermico ma anche gli stessi proprietari di BEV e plug-in, i quali lasciano le loro vetture collegate alla colonnine ben oltre il tempo necessario per ricaricarle.
In tutti i casi, a stabilire le multe e le altre sanzioni per i trasgressori sono gli articolo 158 e 159 del Codice della Strada. In particolare, le ammende previste vanno dai 41 ai 168 euro per i ciclimotori e i motoveicoli a due ruote e da 87 a 344 euro per i restanti veicoli. Oltre alla multa, è disposta anche la rimozione del mezzo dallo spazio indebitamente occupato anche nel caso di un veicolo elettrico o ibrido in sosta dopo aver ultimato la ricarica.
A proposito di rimozione, chi dispone di un’auto da ricaricare e trova il posto che legittimamente gli spetta per questa operazione già occupato da chi non può starci, è legittimato a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per provvedere quanto prima all’allontanemento immediato del veicolo occupante.
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