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Rivoluzione in vista per salvare il motore a benzina: nuova trovata che può salvare tutto

Rivoluzione motore a benzina - Reportmotori.it
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Le auto di ultima generazione salveranno il mondo? A giudicare dai reali dati sull’efficienza e il tracollo sul mercato bisogna tornare a ragionare sull’evoluzione dei motori termici.

I motori a combustione interna sono i preferiti dagli automobilisti e non c’è bisogno di sviscerare troppo i motivi. Le vetture termiche sono estremamente eccitanti nell’esperienza al volante, a partire dalla risposta del pedale del gas. Le vetture con motori termici sono più leggere e divertente nei tratti misti rispetto alle EV. L’agilità rappresenta un punto a favore delle vetture con motori tradizionali, ma la grossa differenza ruota anche intorno al prezzo di listino e alla comodità di rapidissimi rifornimenti presso le pompe di benzina.

motore a benzina
Rivoluzione motore a benzina – Reportmotori.it

Si tratta infatti di una enorme problema delle batterie delle auto 100% elettriche che richiedono ore e ore per una pieno di energia. Quindi immaginate al contrario l’introduzione di una tecnologia più semplice, versatile ed efficiente rispetto ad EV dispendiose, meno godibili e che richiedono anche l’installazione di una colonnina di ricarica. Per tutti questi motivi i tecnici stanno cercando delle soluzioni alternative per tenere in vita l’amatissima tecnologica termica.

Novità sui motori a combustione del futuro

I tecnici stanno lavorando su un motore a benzina rivoluzionario. Astron Aerospace ha creato Omega 1, uno straordinario motore a benzina, che per l’esattezza è un propulsore rotativo. L’obiettivo è quello di offrire delle performance di alto profilo, avere basse emissioni ed una notevole efficienza, che renda più contenuti i consumi di carburante. Matthew Riley ha già partorito in passato un’unità simile con il motore Wankel della Mazda, che si aggiudicò anche la 24 ore di Le Mans sulla 787B nel 1991.

Motore Omega 1
Omega 1 in mostra (Astron Aerospace) Reportmotori.it

Omega 1 risolverebbe il problema del sovrapporsi dei gas di scarico. Il ciclo 4 tempi viene diviso in due con l’aria fredda separata da quella calda. Due rotori a pale costituiscono una metà del motore, occupandosi dell’aspirazione e della compressione dell’aria. L’altra zona si occupa della combustione e dello scarico. Ci sono dunque 4 rotori disposti su due diversi alberi. Non sono presenti guarnizioni, quindi l’unità ha bisogno di livelli di tolleranza molto precisi. La potenza è di 160 cavalli con 170 Nm di coppia, con un regime che va da 1.000 a 25.000 giri al minuto. Può anche essere accoppiato in serie per offrire performance top, grazie a una potenza complessiva di 320 CV.

Scritto da Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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