Marc Marquez ha condotto dall’inizio alla fine un 2025 magistrale, ma secondo il gran capo della Ducati, il gran parte del merito va ad un altro membro dello staff. Ecco di chi si tratta.
La Ducati si è laureata iridata nel mondiale costruttori della MotoGP per il sesto anno di fila, dominando la scena anche nel 2025. Marc Marquez è stato chiaramente il valore aggiunto, facendo la differenza in una stagione nella quale la rossa delle due ruote non aveva più la superiorità vista in passato sulla concorrenza, almeno nella seconda parte di campionato.
Marquez ha fatto una differenza impressionante sin dal primo momento nel quale si è seduto sulla sella della Desmosedici GP25, una moto che ha invece messo in grande difficoltà Pecco Bagnaia. Guardando al 2026, la casa di Borgo Panigale dovrà tirare fuori ancora qualcosa, dal momento che l’Aprilia, con un Marco Bezzecchi in gran crescita, si è fatta realmente sotto nel finale di stagione. Starà a Luigi Dall’Igna trovare le giuste contromisure, così da permettere al brand emiliano di continuare a dettare legge in una top class sempre più agguerrita.
Marquez, secondo Domenicali è di Dall’Igna il merito del titolo
Intervistato dal sito web “GPOne.com“, Claudio Domenicali, CEO della Ducati, ha ringraziato sentitamente Luigi Dall’Igna: “La Ducati è l’unica azienda, con questa quantità di personale, in grado di raggiungere questi risultati. La nostra tecnologia copre tutti i settori e le corse ci consentono di sperimentare, offrendo poi ai nostri fan una gamma di prodotti molto competitivi. Il 2025 è stato un anno fantastico, il merito di tutto questo è di Dall’Igna e di tutti i nostri ragazzi. Ricordo ancora la prima volta che ho incontrato Gigi, eravamo in una stazione di servizio tra l’Emilia-Romagna ed il Nord Italia. Stavamo sognando all’epoca, ed oggi festeggiamo il sesto titolo consecutivo in MotoGP“.
Domenicali guarda già al 2026, con l’obiettivo di continuare a vincere: “Siamo già pronti per immergerci nelle sfide che ci aspettano nel 2026, senza nostalgia per quello che avrebbe potuto essere e che forse non è stato. Ci affideremo alla nostra tradizione per gettare le basi di altri 100 anni di storia Ducati. Marquez? Ricordo la sua prima volta in rosso, ed è stata la stessa emozione di quando Dall’Igna è entrato nel nostro box, perché entrambi prima erano nostri avversari. Ora, insieme, abbiamo scritto una pagina di storia“.
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