La Commissione europea ha ufficializzato una deroga alla commercializzazione di sole auto elettriche dopo il 2035. Scopriamo cosa prevede il nuovo piano regolatore del settore dell’automotive.
I numeri erano sin troppo evidenti e a Bruxelles non hanno potuto far altro che fare una parziale retromarcia sui vincoli imposti anni fa. Seguendo il diktat del green deal tra 10 anni si sarebbero dovute commercializzare esclusivamente auto full electric.
Una utopia, dato lo scarso appeal delle EV, la mancanza di una fitta rete di colonnine pubbliche di ricarica e il prezzo crescente dell’energia. Gli italiani, popolo abitudinario e risparmiatore, non ci hanno messo molto a capire che le auto elettriche avrebbero rappresentato un affare a perdere anche sul piano dell’investimento. Il loro alto valore di listino crolla dopo poco e sul mercato dell’usato sono tanti gli esempi di svalutazioni impressionanti.
Con una quota di appena il 5% nel Belpaese le EV non hanno rivoluzionato il vetusto parco circolante, rappresentando un flop epocale. Le Case costruttrici che si sono lanciate con troppo ottimismo nella produzione di veicoli full electric si sono trovate a tagliare posti di lavoro e con fatturati in forte ribasso.
Il prezzo persino di una citycar, salvo incentivi, è rimasto proibitivo per la fascia media della popolazione. I giovani, teoricamente più interessati alle nuove tecnologie, non hanno potere economico, mentre le vecchie generazioni, cresciute a pane e odore di benzina, non sono disposte in nome di un ideale ecologico a cambiare le proprie abitudini.
Per questo motivo Ursula von der Leyen, presidentessa della Commissione europea, ha prima parlato dell’arrivo di una E-Car Made in Europa low cost per poi assecondare le richieste di Italia, Germania e altri Paesi in chiara difficoltà nell’industria dell’automotive 2.0 a causa della crescente domanda per i prodotti cinesi e per gli stringenti dazi imposti da Trump negli Stati Uniti.
La Commissione Ue ha deciso: auto a motore termico anche dopo il 2035. Una svolta per i puristi che non dovranno più immaginare un futuro dove nelle concessionarie avrebbero trovato solo EV.
La decisione della Commissione Europa
Il nuovo piano di Bruxelles prevede un tetto del 10% alla vendita di veicoli alimentati da biocarburanti o carburanti sintetici a emissioni zero. Ci vorrà il via libera dei governi dei 27 e dell’Europarlamento, ma si apre uno scenario diverso. Si passa da una concezione di vendita al 100% di sole EV a uno spiraglio che spingerà i top brand a continuare a investire sui motori termici.
Le opzioni includono la produzione con acciaio a basso tenore di carbonio fabbricato nell’Ue e l’adozione di carburanti sostenibili, come i carburanti sintetici (e-fuel) e i biocarburanti non alimentari. Il Vecchio Continente è sempre più spaccato tra economie che viaggiano veloci verso il green e realtà meridionali che esultano per le nuove deroghe.
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