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Il Governo Meloni dichiara guerra alla Cina: il Dragone è stato “cacciato” ufficialmente

Il Governo Meloni dichiara guerra alla Cina: il Dragone è stato "cacciato" ufficialmente (Ansa - reportmotori.it)
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Il rapporto tra Italia e Cina si fa sempre più difficoltoso, con la decisione del Governo che lascia senza parole.

Da un po’ di tempo a questa parte è evidente come la Cina abbia un ruolo sempre più imponente nel mercato internazionale. La nazione asiatica per molti è quella che detterà i passi del futuro, tanto è vero che sono sempre di più le aziende che hanno modo di collaborare a stretto contatto con la Cina.

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Il Governo Meloni dichiara guerra alla Cina: il Dragone è stato “cacciato” ufficialmente (Ansa – reportmotori.it)

Per tantissimo tempo lo ha fatto anche l’Italia, anche se da un po’ di tempo a questa parte sembra che l’Europa e il Belpaese stiano provando a staccarsi. Lo si vede per esempio già dal fatto che ci sarà una tassa di 3 euro da parte dell’UE e di 2 dall’Italia per tutti i pacchi che giungeranno dall’Asia, e che sono al di sotto dei 150 euro.

Questo lascia comunque un po’ perplessi, visto come le grandi aziende hanno modo di effettuare degli ordini sicuramente superiori. Intanto però è un primo passo, anche perché il Governo ha deciso di attuare anche un altro piano, il quale mette in crisi la Cina visto che la taglia fuori definitivamente da questo settore.

Pannelli solari senza la Cina: 1,1 gigawatt per aziende che non ci collaborano

Sembra davvero incredibile quello che sta accadendo in questo momento, ma il Governo italiano ha deciso di usare il pugno duro non solo con la Cina, ma anche con chi ci lavora. Infatti arriva una novità importante, perché da Roma sono stati assegnati ben 1,1 gigawatt a 88 progetti diversi. Un numero davvero imponente, ma c’è una caratteristica dalla quale non si poteva uscire.

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Pannelli solari senza la Cina: 1,1 gigawatt per aziende che non ci collaborano (reportmotori.it)

Infatti tutti quanti avrebbero dovuti essere totalmente europei e non avere alcuna componente derivante dalla Cina. Il prezzo per il megawattora è di 66,38 euro. L’Agenzia dei servizi elettrici italiana ha evidenziato come questa sia una tariffa superiore del 17% rispetto al prezzo medio che avviene durante un’asta per energie rinnovabili da inizio anno.

Si tratta però di un piano anche altamente ecologico, perché oltre a questo aspetto, vi è da tenere in considerazione come tutti i progetti devono fare parte dello sviluppo legato al Net-Zero Industry Art dell’UE. Una novità importante e che fa capire come l’Italia potrebbe davvero diventare uno degli aghi della bilancia verso la rottura con la Cina.

Scritto da Francesco Domenighini

Sono Francesco Domenighini, sono nato a Brescia il 29/03/1995, e ho iniziato a scrivere con la pagina di calcio internazionale Footbola.it. Dal 2021 scrivo libri a tematica sportiva, in particolare di motori come "Le leggende della Formula 1" e "Ferrari: Storia di una passione rampante". A luglio uscirà il mio decimo libro "Mercedes: leggenda di una stella". Lavoro per Web 365 da gennaio 2022 e dal 2024 conduco la trasmissione "Zona 300", dedicata al mondo del motorsport, su Well Tv, canale 810 di Sky.

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