L’industria europea delle quattro ruote sta vivendo una fase di crisi senza precedenti. Il CEO di Stellantis, Antonio Filosa, ne ha parlato apertamente.
Il settore automotive sta attraversando in Europa una crisi senza precedenti, un argomento caldo che interessa soprattutto il Gruppo Stellantis che sta vivendo da circa due anni e più una condizione molto difficile. L’epoca di Tavares è un ricordo e a mantenere le redini dell’azienda è il campano, il CEO di Stellantis, Antonio Filosa.
Uomo stimato, di grandi visioni, che si trova oggi ad affrontare ed a parlare non solo della crisi aziendale ma delle soluzioni, strettamente legate alla politica europea, per traghettare l’intera industria dell’automobile fuori dal pantano di burocrazie e legami ideologici. Il CEO, si espone e mette la faccia usando parole dure, inequivocabili, forti della sua esperienza internazionale nel settore.
L’amissione di Filosa
“Negli Stati Uniti si sta adottando un’impostazione più pragmatica e favorevole agli investimenti, mentre nell’Unione europea il contesto rimane articolato e richiede un aggiornamento della normativa sulle emissioni che rispecchi maggiormente le dinamiche di mercato”, ha annunciato il manager campano durante l’assemblea dell’Anfia. Il modello Stati Uniti per Filosa funziona grazie al suo pragmatismo e l’intervento del Presidente Trump sui dazi, ha la funzione di “assicurare che la produzione industriale resti sul territorio”.
Una prospettiva di sviluppo che oggi manca all’Europa che soffre di burocrazie e di un mercato globalizzato dove l’industria europea non regge la concorrenza asiatica che sta facendo un buon lavoro radicandosi in Europa ed offrendo a prezzi concorrenziali quello che il principio della domanda vuole. Se non ci saranno dei cambiamenti il Vecchio Continente sembra spacciato.
Inoltre, il CEO di Stellantis, spera in una revisione delle norme sulle emissioni, così da adottare un’impostazione più flessibile e coerente con il mercato attuale, fondato almeno in teoria su accessibilità e neutralità tecnologica. Neutralità venuta meno visto che la sostenibilità green ha solo il volto di auto elettriche, ad appannaggio di un mercato cinese che riempie le kermesse internazionali e le concessionarie. Secondo Filosa se in Europa non ci sarà un cambio di mentalità nella Commissione Europea, l’industria delle quattro ruote, così come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi, subirà un declino inevitabile. E la Cina gode.
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