Vi sono city car che hanno fatto la storia per novità tecniche rivoluzionarie. Scopriamo la piccola francesina che non ha lasciato il segno.
La Smart ha rivoluzionato il settore delle city car con la ForTwo. L’entry-level della gamma, in oltre 25 anni di vita, ha fatto il botto in Italia. La prima serie era lunga 2,5 metri esatti, la seconda e la terza arrivarono a 2,7 metri. Gli ultimi modelli della gamma della Smart GmbH, acronimo di Swatch Mercedes ART, hanno fatto rimpiangere la storica city car.
Il motivo del successo della Fortwo? Nelle primissime serie racchiudeva l’idea del less is more che in città risulta essenziale. La Fortwo era nata per le giungle urbane trafficate, con poco spazio per i parcheggi ed aveva superato, nelle preferenze, tutti i competitor europei di segmento A. Stilosa, pratica e intelligente, come lo stesso nome, era nata dall’idea di un dipendente della Mercedes.
Subito dopo altre Case costruttrici cominciarono ad imitare certi successi, ma non tutte ebbero un successo clamoroso sul mercato. Una Peugeot da utilizzare in città con le giuste dimensioni non replicò la fama della Smart ForTwo. Si chiamava la Tulip, il concept immaginato dalla Casa francese nel 1996. Era anni avanti luce alla concorrenza, vantando una tecnologia full electric.
La storia della Peugeot Tulip
Il progetto nacque nel 1995, quando il Gruppo PSA, oggi rientrante nell’universo Stellantis, stava immaginando un nuovo modo di concepire la mobilità in città. Peugeot e Citroen si accordarono per raggiungere un obiettivo preciso: progettare una vettura full electric biposto che unisse praticità, comfort e un obiettivo avveniristico. L’auto sarebbe dovuta essere commercializzata con un moderno servizio di car sharing.
Una lampada posizionata sul tetto avrebbe dovuto indicare se il veicolo è disponibile o se è in fase di ricarica. Sotto al cofano un motore elettrico da 9,6 kW in grado di toccare i 70 km/h, quelli utili per la città. L’abitacolo ospita due passeggeri e introduce soluzioni che puntano al benessere a bordo, come un sistema elettronico di ventilazione e riscaldamento. Eran troppo avanti rispetto al periodo storico. La Tulip aveva persino un telecomando con cui si potevano aprire e chiudere le porte scorrevoli e attivare diverse funzioni del veicolo. La Tulip, negli archivi storici, la troverete sia con il badge Peugeot sia con quello Citroen.
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