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MotoGP, sgambetto a italiani e spagnoli: arriva la “nuova regola” per avere più piloti di altre nazioni

MotoGP piloti in azione (ANSA) - Reportmotori.it
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La MotoGP potrebbe cambiare faccia in futuro, accogliendo nuovi piloti da nazionalità meno conosciute e poco rappresentate in questi anni. Ecco la novità che è in programma per il futuro.

Per i piloti ed i team della MotoGP è tempo di vacanze, al termine di una stagione 2025 nella quale Marc Marquez è tornato a vincere il mondiale, il nono della sua carriera. La top class del Motomondiale è oggi dominata da piloti spagnoli ed italiani, che rappresentano la quasi totalità degli iscritti in griglia. L’Italia ha avuto la sua epoca d’oro con Valentino Rossi, tornando poi al titolo nel 2022 e nel 2023 con Pecco Bagnaia.

MotoGP nuova regola
MotoGP piloti in azione (ANSA) – Reportmotori.it

La Spagna, dal canto suo, ha primeggiato con campioni del calibro di Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa, lo stesso Marquez ma anche Jorge Martin e Joan Mir, mentre, per gli altri stati, sono rimaste solamente le briciole. L’unico campione del mondo non italiano o spagnolo dal 2011 in avanti è stato Fabio Quartararo, francese campione nel 2021 con la Yamaha. D’ora in avanti, la MotoGP potrebbe accogliere piloti di più nazionalità, a seguito di una nuova regola appena introdotta.

MotoGP, ecco la nuova regola che arriva in MotoJunior

La MotoGP di oggi è dominata da piloti spagnoli ed italiani, con poche eccezioni che arrivano dagli altri paesi. Dunque, si sta pensando a qualche metodo utile che possa rendere la strada più agevole per piloti che arrivano da altri stati, così da diversificare la nazionalità dei rider sin dalle classi minori. Per questo motivo, il campionato MotoJunior introdurrà alcuni incentivi per le squadre che corrono con piloti provenienti da paesi meno comuni. Si tratterà di veri e propri incentivi finanziari, che saranno resi disponibili dal 2026 sino al 2028.

Pecco Bagnaia e Marc Marquez novità MotoJunior
Pecco Bagnaia e Marc Marquez in azione (ANSA) – Reportmotori.it

In tal senso, i team che andranno ad assumere piloti provenienti da paesi con popolazione riconosciuta superiore di 100.000 abitanti e che, all’inizio della stagione, hanno meno del 10% di rappresentanza nel paddock della MotoGP, andando a comprendere anche la Moto2 e la Moto3. Al momento, solamente Italia e Spagna vanno oltre una percentuale di questo tipo.

Inoltre, questi incentivi saranno disponibili solo se il pilota in questione non ha mai gareggiato come pilota titolare ed ha 18 anni o meno il primo di gennaio dell’anno in cui gareggia. L’incentivo più elevato sarà pari a 200.000 euro, per la squadra il cui pilota vince il campionato del mondo Junor Moto3 ed ottiene almeno 4 vittorie. In programma anche altri incentivi da 100.000 e 50.000 euro per altre tipologie di situazioni.

Scritto da Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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