Marc Marquez è tornato sul tetto del mondo, ma nell’arco della sua lunga carriera ha vissuto dei traumi. Si è rialzato più forte di prima.
Cosa trasforma un pilota in un campione e poi in leggenda? La voglia di primeggiare in pista non manca a nessuno, così come il talento. Solo uno alla fine vince e questo aspetto fa tutta la differenza del mondo. Non si tratta solo di talento, ma soprattutto di resilienza. Non c’è mai stato un fenomeno nel Motorsport che non abbia vissuto delle fasi negative. Da Doohan in avanti, tutti i pluripremiati campioni del mondo, hanno dovuto superare gravi infortuni.
La carriera di Marquez è stata segnata da due grandi problemi: la diplopia e le operazioni all’omero destro. Le numerose cadute hanno reso molto fragile la vista del campione. La visione doppia lo ha limitato sin dalle classi inferiori, facendogli anche perdere un titolo mondiale. Jerez de la Frontera, invece, rappresentò il punto di non ritorno di una annata caratterizzata dal Covid-19. Proprio a causa della pandemia gli organizzatori cancellarono il classico calendario, ritardando lo start della stagione.
Marc Marquez ha avuto dei seri problemi dovuti dalla fretta di ritornare in pista in tempi record. Dopo quattro operazioni alla spalla destra è tornato più forte di prima, abbandonando la Honda e passando in Ducati. Nel 2025 ha conquistato il suo nono riconoscimento iridato, eguagliando Valentino Rossi. Non ha avuto particolari rivali, surclassando Pecco Bagnaia e tutti gli altri ducatisti.
L’ammissione di Marc Marquez
Il centauro di Cervera ora si sta riprendendo dall’ennesimo infortunio. A Mandalika è stato colpito in pieno da Marco Bezzecchi, dovendosi sottoporre a un nuovo intervento alla spalla destra. In una intervista a SPORT, il campione ha annunciato: “Quando sei in cima e cadi, non cadi a terra, cadi ancora più in basso“. Cadere nell’abisso gli ha insegnato ad avere fiducia in se stesso e in chi lo circonda.
“Direttamente e indirettamente, Alex è la persona che mi ha aiutato di più. Normalmente il fratello più grande è sempre un po’ più avanti, ma dopo tanto tempo gli infortuni si sono riequilibrati… ed era più avanti nel ciclismo, nella preparazione fisica, nel lavoro in palestra”. Alex si è laureato vice campione del mondo nel 2025, mettendosi dietro Bezzecchi, Acosta e Bagnaia, sulla Desmosedici GP24 del Team Gresini Racing.
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