Questa tassa è un incubo per gli automobilisti, doveva sparire ma invece è ancora li. La pagherai moltissimo.
Spesso quando si pensa all’investimento di una automobile si prende in considerzione il prezzo di acquisto del veicolo, ma in realtà le spese della propria vettura continuano per tutta la durata della sua vita. Dalla benzina alla assicurazione, sino a revisioni e spese di riparazione: i costi di mantenimento della macchina hanno un peso non indifferente sui bilanci delle famiglie. Tra questi, il più controverso è certamente il bollo auto. Il bollo auto continua ad avere un valore davvero incredibile per quanto riguarda i veicoli. L’idea di una tassa di possesso da versare annualmente, anche se non si utilizza mai il veicolo non è mai stata particolarmente gradita agli automobilisti, che ne hanno più volte richiesto l’abolizione senza successo.
Sembrava invece che la richiesta di eliminare il Superbollo (imposta addizionale da versare per automobili che superano una certa soglia di potenza) potesse avere maggiore successo. Nei mesi scorsi il Governo aveva fatto trapelare l’intenzione di eliminare questo ulteriore onere per gli automobilisti (anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si era espresso a riguardo dichiarando l’intenzione di volerlo abolire). Al momento, però, non sembrerebbero esserci evoluzioni in tal senso.
Il Superbollo resta nel 2026
Nella nuova Legge di Bilancio continua infatti ad essere presente il Superbollo, non si fa infatti cenno nei vari testi ed emendamenti che sono discussi in questi giorni alla materia. Chi ha una auto con potenza superiore ai 185 kW dovrà dunque continuare a pagarlo anche nel 2026.
Il prezzo del Superbollo è di 20 euro per ogni kW di potenza che supera i 185 kW. Il prezzo cala con il passare del tempo dalla data di immatricolazione del veicolo, e passa al 60% dopo i primi cinque anni, al 30% dopo i 10 e al 15% dopo i 15. Almeno per il momento, dunque, nessuna novità per quegli automobilisti che scelgono auto particolarmente potenti, che ancora dovranno continuare a versare questa tassa aggiuntiva.
Il governo può comunque rapidamente cambiare le cose e agire su questo fronte con altri sistemi, non resta dunque che aspettare e vedere se la volontà di abolire il Superbollo in tempi brevi palesata dall’esecutivo su tradurrà presto in un provvedimento concreto che cancelli questa contestata tassa.
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