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La Lancia messa in ginocchio dalla stessa FIAT: era un qualcosa di unico eppure fu boicottata

Lancia logo (Stellantis) - Reportmotori.it
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Oggi torneremo indietro nel tempo, per raccontarvi la storia di una Lancia potenzialmente da primato, ma che fu boicottata dall’interno. Ci fu all’epoca di mezzo anche lo zampino della FIAT.

Sono tempi difficili per il settore automotive in Italia, con tanti marchi in grave difficoltà e non certo gestiti nel migliore dei modi date le scelte tecniche e strategiche effettuate di recente dal gruppo Stellantis. Come ben noto, tra i punti di riferimento assoluti c’è la Lancia, un marchio che ha segnato la storia del nostro paese, portando a casa successi eccezionali nel mondo del motorsport, in particolare nei rally.

Lancia boicottata dalla FIAT
Lancia logo (Stellantis) – Reportmotori.it

La Lancia ha vinto di tutto con Cesare Fiorio alla guida, ai tempi di vetture come la Stratos, la 037 e la Delta, nelle declinazioni S4 ed Integrale Evoluzione. Nella seconda metà del Novecento, questo brand realizzò anche delle auto stradali iconiche, ma una di esse non ebbe affatto fortuna. Ci stiamo riferendo alla Beta Trevi, che fu fermata dalla FIAT, la quale decise di non dare seguito al progetto per un motivo a dir poco curioso e discutibile.

Lancia, la Beta Trevi che subì un destino non meritato

La Lancia Beta Trevi fu un’auto di fascia medio-alta, che venne prodotta tra il 1980 ed il 1984 nello stabilimento di Chivasso, situato alle porte di Torino ed oggi non più esistente. La produzione si fermò all’esiguo numero di 40.628 esemplari, e non fu in grado di entusiasmare sotto il profilo delle vendite ai suoi tempi.

Lancia Beta Trevi storia sfortunata
Lancia Beta Trevi in mostra (Stellantis) – Reportmotori.it

Il motivo? La concorrenza della FIAT Regata, che ne ostacolò la crescita sul mercato. La Beta Trevi venne presentata al Salone di Torino del 1980, e derivò dalla Beta due volumi. Parliamo di una berlina di segmento medio-alto, a quattro porte e tre volumi, con un posteriore che presentava un lunotto più inclinato rispetto al modello standard, ed anche i gruppi ottici vennero del tutto ridisegnati. Il motore era un bilatero da 1,6 litri da 102 cavalli e 170 km/h di velocità massima, ma si arrivò anche a quota 180 km/h con il 2,0 litri da 115 cavalli.

La Lancia Beta Trevi fu offerta anche con un motore ad iniezione elettronica da 122 cavalli, con un cambio automatico a tre rapporti disponibile su richiesta. La Beta Trevi subì la concorrenza delle FIAT 131 e della Regata, che avevano costi più bassi, portando alla soppressione del progetto. A distanza di 40 anni ed oltre dall’addio, quest’auto resta comunque molto apprezzata dai fan.

Scritto da Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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