Il colosso cinese BYD è sempre più improntato alla conquista del mercato europeo, ed ha appena sviluppato un nuovo motore che prende spunto da altri marchi. Ecco la soluzione in arrivo.
Prosegue la crescita del gigante cinese BYD nel mercato europeo, nel quale le vendite sono triplicate rispetto allo scorso anno nel periodo di nove mesi compreso tra gennaio e settembre. La casa asiatica ha puntato dritto sull’Europa per la propria espansione, ben consapevole del fatto che l’eccessiva concorrenza interna in Cina non sia un toccasana per gli affari.
Ricordiamo che, per riuscire ad aggirare i dazi doganali imposti dalla UE su chi produce le auto in Cina, BYD sta lavorando a due siti di produzione europei, uno in Ungheria ed uno in Turchia, dove svilupperà direttamente i propri bolidi, tanto quelli elettrici quanto quelli Plug-In Hybrid. Nel frattempo, è stato svelato un nuovo motore che è pronto per far saltare il banco sul mercato del futuro, una soluzione divenuta già famosa su auto come Porsche e Subaru, ma portata ad un livello tecnologico totalmente differente.
BYD, sulla Yangwang U7 debutto un motore boxer
La Porsche e la Subaru hanno ora una nuova sfidante in una tecnologia che le ha rese grandi nel corso della loro storia. BYD ha infatti presentato il suo primo motore boxer 2.0 turbo con 4 cilindri contrapposti, una soluzione che farà tanto parlare di sé. Esso è stato pensato solamente per la piattaforma e4, e che sarà impiegato su auto con architettura elettrificata.
Per la prima volta, verrà impiegato sulla Yangwang U7, una berlina Plug-In Hybrid dove fungerà da generatore per produrre l’energia utile a far funzionare le batteria. In questo modo, si occuperà di alimentare i quattro motori elettrici da oltre 1.300 cavalli di potenza massima. In alcune situazioni specifiche, potrà comunque sprigionare la potenza di 276 cavalli, oltre a raggiungere un picco di coppia che sarà pari a 380 Nm, scaricandola sulle ruote motrici.
Il nuovo motore boxer firmato da BYD punta ad aspetti fondamentali come la silenziosità e la compattezza. Per tale ragione, sfrutta un sistema di lubrificazione a carter secco, così da gestire al meglio la circolazione dell’olio. Inoltre, troviamo un impianto di raffreddamento calibrato per la configurazione piatta. Grazie a soluzioni all’avanguardia come una struttura a panino per i terminali ed una doppia catena di distribuzione, andrà a ridurre al minimo delle problematiche frequenti come vibrazioni e rumori.
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