Arrivano novità importanti per il futuro dell’automotive in Italia, con il gruppo Stellantis costretto a prendere una decisione non da poco. Ecco il parere del colosso del settore su ciò che accadrà.
Il mercato dell’auto ha subito un pesante rallentamento, giusto per usare un eufemismo, in Italia nel corso degli ultimi anni. Il calo della domanda ha prodotto un conseguente tracollo della produzione, che nel 2025 toccherà i minimi storici da decenni. In base alle previsioni dei sindacati, Stellantis potrebbe non andare oltre i 300.000 veicoli assemblati, mettendo assieme le auto ed i mezzi commerciali.
Sostanzialmente, parliamo di un numero che corrisponde a meno della metà rispetto agli oltre 700.000 veicoli prodotti nel 2023, e che conferma il brusco calo che si era già registrato lo scorso anno. Questa crisi industriale ha portato allo sviluppo di nuove, possibili alternative per salvare i posti di lavoro dei dipendenti, e l’ultima notizia sorprendente arriva da Cassino. Stellantis qui produce le Alfa Romeo Giulia e Stelvio, ma tutto potrebbe cambiare. Scopriamo gli ultimi aggiornamenti che provengono dall’impianto laziale del gruppo.
Stellantis, no al passaggio di Cassino al settore Difesa
Il sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinandi, ha alimentato le voci secondo le quali, lo stabilimento Stellantis di Cassino possa essere riconvertito nel settore della Difesa, almeno parzialmente. Ciò significherebbe che il sito di produzione del gruppo potrebbe passare dall’assemblare auto e SUV a veicoli militari, ed il sindaco ha parlato di conferme concrete in tal senso.
Questa tendenza ha già preso piede in Europa, soprattutto in Germania, dove si sta facendo di tutto per salvare migliaia di posti di lavoro a rischio nell’automotive. La produzione a Cassino è crollata nei primi nove mesi del 2025, totalizzando un calo del 28,3% rispetto al 2024, con soli 14.135 veicoli assemblati, e conseguenti disagi e tagli agli stipendi dei lavoratori. Molti spazi del plant laziale sono inutilizzati, e questo ha portato allo sviluppo di voci relative al passaggio alla produzione dei veicoli industriali.
Tuttavia, Stellantis ha deciso di procedere con una secca smentita, e la stessa cosa è stata fatta dalla Leonardo, che ha acquistato in estate il settore Difesa del gruppo Iveco. In base a quanto sottolineato dalle due aziende, le voci riportate dal sindaco non sarebbero affatto corrispondenti alla realtà, e la vicenda è completamente in divenire. Vedremo se l’avvento delle nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio, attese tra il 2027 ed il 2028, riusciranno a risollevare lo storico impianto di Cassino, che necessita di risalire la china.
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