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L’Alfa Romeo che doveva essere una Ferrari: dopo il flop a Maranello arrivò la decisione drastica

Alfa Romeo logo (Pexels) - Reportmotori.it
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Oggi torneremo indietro di diversi decenni, raccontandovi la storia di un’Alfa Romeo dal sapore eccezionale, che ha forti legami con il marchio Ferrari: Scopriamo questo mostro che ancora oggi tutti amano.

Il brand Alfa Romeo vanta una storia di successo, che l’ha resa un punto di riferimento per l’automotive ed il motorsport mondiale. Una delle auto più incredibili mai sviluppato è la 33 Pininfarina Coupé Prototipo Stradale, nota anche come 33.2, una dream cara che fu realizzata dalla casa di Arese e da Pinfinarina nel lontano 1969. Al giorno d’oggi, è possibile osservarla da vicino presso il Museo Storico, ed è stata prodotta in solo un esemplare.

Alfa Romeo doveva essere una Ferrari
Alfa Romeo logo (Pexels) – Reportmotori.it

La lunghezza è di 4 metri esatti, con un peso ridotto a soli 720 kg, con il design che fu curato dal grande Leonardo Fioravanti per Pininfarina. Fu basata sull’autotelaio dell’Alfa Romeo 33 Stradale, prodotta tra gli anni Sessanta e Settanta, e fu mostrata per la prima volta al Salone di Parigi di 56 anni fa. Fu realizzata ispirandosi alla deludente Ferrari P5, disegnata dallo stesso Fioravanti e che non era però piaciuta a Maranello. Rispetto alla P5, la 33.2 era una vera e propria discendente, visto che adottava la medesima carrozzeria.

Alfa Romeo, ecco la 33 Pininfarina Coupé Prototipo Speciale

L’Alfa Romeo 33 Pininfarina Coupé Prototipo Speciale si distingueva dalla Ferrari P5 nella zona del posteriore, ma anche sul frontale e nel colore, visto che fu scelto un giallo acceso. Caratteristici i fari a scomparsa ed il cofano anteriore che si apriva sul pozzetto, e va ricordato che questa splendida vettura fu anche una delle ultime dream car con tratti rotondeggianti, prima della rivoluzione che sarebbe arrivata nella decade successiva.

I prototipi su Alfa Romeo 33 Stradale: Pininfarina Coupè Prototipo Speciale

Il look della vettura si basava su linee nette, anche se curve, ed il frontale era bassato, con una fessura molto stretta per la ventilazione del radiatore. I fari a scomparsa ed i due sfoghi dell’aria erano tra le caratteristiche principali del frontale. Il posteriore, rispetto alla Ferrari P5, fu rivoluzionato, con nuove luci a sviluppo orizzontale ed i paraurti sdoppiati.

Per quanto riguarda il motore, questo bolide di casa Alfa Romeo era spinto dal V8 da 230 cavalli di potenza massima, erogati ad 8.800 giri al minuto, della 33 Stradale, piazzato al centro della vettura, con cambio manuale a 6 marce abbinato. Purtroppo, la 33 Pininfarina Coupé Prototipo Speciale non fu mai prodotta in serie, e ne fu assemblato un solo esemplare. All’epoca, molte altre vetture derivate dalla 33 Stradale subirono questo destino.

Scritto da Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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