Il 9 volte campione del mondo, Marc Marquez, ha assicurato che ha vinto il campionato più importante della sua vita. Parole forti anche su Dall’Igna.
Marc Marquez ha scelto di lasciare la Honda al momento giusto. Dopo 4 operazioni alla spalla destra le continue difficoltà di feeling sulla RC213V lo avrebbero esposto a ulteriori guai. Prendersi dei rischi notevoli per arrivare nel midfield non aveva più una logica per un campione che ha sempre lottato nel motociclismo per i massimi traguardi.
Marquez ha fatto la storia con il marchio dell’Ala dorata vincendo al debutto in MotoGP e replicando alla grande in altre 5 occasioni. In pista c’erano dei fenomeni come Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, senza considerare Hayden, Dovizioso e altri giovani promettenti. Il Cabroncito ha deciso di provare a vincere con due moto diverse in top class, come in passato, avevano fatto il Dottore e il Canguro australiano Casey Stoner. Per arrivare a guidare la Rossa, la moto più ambita della griglia, ha dovuto accettare il compromesso di una annata nel team satellite Gresini Racing.
È tornato a lottare per le posizioni nobili della classifica ed è risalito sul primo gradino del podio. A quel punto il direttore tecnico della Ducati, Luigi Dall’Igna, avrebbe potuto confermare Enea Bastianini o promuovere il campione Jorge Martin dal team Pramac, ma ha preferito l’esperienza di Marc Marquez. Una scelta che, a giudicare dalle performance pessime di Pecco Bagnaia sulla Desmosedici GP25 nel corso della stagione, si è rivelata indovinata. Marc ha vinto con merito il suo nono riconoscimento iridato, trovando il modo di siglare nuovi primati per la Casa di Borgo Panigale.
Le confessioni di Marquez
In una intervista riportata su Motasan.es, il campione del mondo ha dichiarato: “Ho dovuto lottare contro molte cose, ma soprattutto contro me stesso“. Dopo l’infortunio di Mandalika dovrà tornare in sella alla Desmosedici con cautela nel 2026.
In merito a Dall’Igna lo spagnolo ha annunciato: “È stata una decisione importante e difficile. Mi hanno lasciato dimostrare il mio talento e hanno creduto in me fin dall’inizio. E’ il capo perfetto, controlla le situazioni nel modo giusto”. Il direttore tecnico veneto, oltre a essere un genio assoluto per i progetti vincenti, è anche un leader in grado di tenere sempre sulla corda il suo team.
- Hamilton via dalla Ferrari, la clamorosa voce dalla Spagna: in un’immagine si vede già il “nuovo” pilota - 3 Dicembre 2025
- La Lancia in via d’estinzione: si pensa che ne esistano solo 10 in tutto il mondo, è spettacolo puro - 3 Dicembre 2025
- Qual è l’utilitaria elettrica più sicura di tutte? Al primo posto brilla un’auto italiana - 3 Dicembre 2025