I SUV che arrivano dalla Cina continuano a stupire per via delle loro tecnologie e della qualità che mettono a disposizione. Ecco tutto ciò che cambierà per sempre il modo di vivere l’abitacolo.
Continuano ad arrivare diverse novità entusiasmanti sul mercato dalla Cina, un paese che ha ormai preso il sopravvento sulla concorrenza, sfornando modelli tecnologici, economici e performanti. Tra i SUV più interessanti del momento c’è l’Omoda 7 SHS, vale a dire un modello che si basa su un sistema Plug-In Hybrid, un tipo di powertrain che è in ascesa anche a livello europeo.
Ma come funziona tale sistema? Di base si sfrutta un motore a benzina 1.5 turbo da 143 cavalli, collegato a due motori elettrici, uno da 204 per la trazione ed uno da 136 cavalli per la ricarica delle batterie. Il motore a benzina segue il ciclo Miller, e la potenza combinata è di ben 347 cavalli.
Un altro dei grandi vantaggi sta nell’autonomia, che, in combinato, tocca quota 1.200 km. L’autonomia in full electric è di 90 km, e ciò consente di ottimizzare i consumi e le emissioni inquinanti. Inoltre, nell’abitacolo del SUV cinese c’è anche un’ulteriore novità, che riguarda il monitor di bordo, una vera e propria rivoluzione per chi guida e chi siede al suo fianco.
SUV, la novità dello schermo per l’Omoda 7 SHS
Il SUV Omoda 7 SHS è dotata di una grande innovazione a bordo. Troviamo infatti uno schermo scorrevole da 15,6″ con risoluzione 2,5 k chiamato Star-Rail. Si tratta di uno schermo che è alimentato dal chip Snapdragon 8155, che darà appunto la possibilità di spostare questo schermo dal centro verso il lato del passeggero, con un semplice gesto. Tutto ciò permetterà di gestire nella maniera migliore le varie impostazioni, a cominciare dall’infotainment e dal resto del veicolo.
L’interfaccia è molto intuitiva, basata su dei semplici gesti, ed il chip Snapdragon 8155 permette di garantire un’esperienza più fluida e veloce. Presente anche un’illuminazione ambientale interna a 256 colori, che possono abbinarsi ai dettagli sportivi dell’abitacolo. Omoda, ed i marchi cinesi in generale, riescono ancora una volta a sorprendere gli appassionati. L’Europa ed il resto del mondo automotive hanno molto da imparare in tal senso.
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