Si è arrivati al punto tale che una delle gioie più grande dell’esistenza umana è stata messa a rischio da una politica sconclusionata. C’è ancora speranza su questa terra per i motori a combustione.
Se Bruxelles dovesse tenere fede ai propri annunci green tra meno 10 anni in Europa non dovrebbero più essere commercializzate più auto con motori termici. Una soluzione che potrebbe anche far sparire milioni di posti di lavoro. La combustione interna ha sempre trainato una industria europea che non si era mai autoimposta delle regole che hanno distrutto una intera filiera.
I motori a combustione interna sono tutt’altro che scomparsi dalla circolazione. I puristi li amano e potrebbero rimanere in produzione per buona parte del prossimo decennio, e anche oltre. Nell’ultimo anno, abbiamo visto le case automobilistiche puntare su soluzioni elettrificate. Toyota ha trovato la quadra con l’ibrido, ma ci sono anche nuove soluzioni per auto con motori 100% aspirati.
L’ultimo motore termico rivoluzionario è di Boreham Motorworks, che vanta il suo nuovo motore aspirato Boreham Ten-K a quattro cilindri da 2,1 litri. Eroga 324 cavalli a 10.000 giri/min e pesa 84 kg, un peso contenuto rispetto ad altri di dimensioni simili, soprattutto per le auto stradali. Ford Escort Mk1 RS è un punto di riferimento negli Usa.
Le caratteristiche del motore termico della Ford
Il motore in questione è dotato di corpi farfallati individuali, doppio albero a camme azionato da cinghia e componenti interni alleggeriti e ricavati dal pieno, tra cui albero motore, bielle, culla, carter secco e coperchio camme. Vanta una geometria delle luci ispirata alla Formula 1 e un’elettronica all’avanguardia. Dal prossimo anno la Casa di Dearborn sarà presente nella massima categoria con la Red Bull Racing. Il drink team di Milton Keynes ha detto addio alla Honda.
Boreham Motorworks ha assicurato di aver ridotto il peso utilizzando la tecnologia di fusione stampata in 3D a pareti sottili, che “consente di realizzare un blocco motore scolpito, formato strettamente attorno ai componenti interni”. Il motore è stato sottoposto a test al dinamometro e calibrazione e, secondo l’azienda, “sta superando gli obiettivi di sviluppo in termini di prestazioni”, con potenza e giri/min già superiori rispetto alle aspettative. La Ford ha investito tantissimo sull’elettrico, ma non ha dimenticato come si costruiscono le vetture con motori tradizionali. Il green per ora non è decollato in Europa.
Horse Powertrain, fornitore globale di sistemi di propulsione, ha introdotto una famiglia di estensori di autonomia, tra cui una versione ibrida che funziona sia a benzina che a petrolio liquefatto. Il trend del mercato sarà quello di continuare a produrre motori termici di alta qualità con bassi consumi.
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