La Ferrari ha ottenuto un’altra vittoria eccezionale, che riguarda il panorama delle corse GT. Andiamo a scoprire i segreti di un risultato storico, che ha fatto impazzire i tifosi del Cavallino.
Per la Ferrari sono tempi durissimi in F1, dove i titoli mondiali mancano ormai da 17 e 18 anni guardando a costruttori e piloti, ma non mancano le soddisfazioni che arrivano da altre categorie. Poco più di una settimana fa, il Cavallino ha portato a casa i titoli iridati nel FIA WEC, con la 499P che dopo tre affermazioni alla 24 ore di Le Mans si è laureata anche campionessa del mondo, con la #51 al top tra gli equipaggi.
A distanza di pochi giorni da questo storico successo, la Ferrari ha vinto per la prima volta a Macao, con Antonio Fuoco re della FIA GT World Cup, una delle gare più prestigiose del panorama internazionale delle gare GT. Il pilota calabrese, sulla 296 GT3 #50 di AF Corse, ha dettato legge sin dalla partenza, involandosi verso un’affermazione a dir poco storica.
Ferrari, dominio totale di Antonio Fuoco a Macao
Il fine settimana di Macao è stato vissuto da vero dominatore per Antonio Fuoco, che non è mai stato realmente impensierito dalla concorrenza. Il pilota della Ferrari ha ottenuto la pole position, per poi primeggiare nella Qualifying Race, corsa al sabato e conclusa con una doppietta per le 296 GT3, visto il secondo posto contemporaneo di Yifei Ye, altro pilota del programma Hypercar e vincitore della 24 ore di Le Mans dello scorso giugno.
Per quanto riguarda la gara domenicale, Fuoco ha dettato legge per tutti i 16 giri, gestendo al meglio le fasi convulse della partenza, in cui non sono mancati i contatti e le sportellate. Ye non è riuscito a fungere da guardaspalle al pilota di Cariati, avendo avuto una partenza difficile che lo ha visto scivolare dal secondo al quinto posto.
Il cinese non è poi riuscito a rimontare, ma questo non è stato un problema per Fuoco e la sua Ferrari. Sotto la bandiera a scacchi, il calabrese ha chiuso con quasi 4 secondi di vantaggio sulla BMW di Raffaele Marciello, in grado di artigliare con i denti la seconda posizione dopo una partenza perfetta. Il podio è stato completato dalla Porsche di Laurin Heinrich, che sino all’ultimo metro ha impensierito lo svizzero del marchio di Monaco di Baviera. Per il Cavallino, dunque, è maturata un’altra affermazione storica, che esalta il lavoro del reparto Competizioni GT.
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