Già le EV sono piombate in una crisi infinita, figurarsi se venissero tassate pesantemente per ogni km percorso. Scopriamo cosa bolle in pentola.
Le auto elettriche sono l’imposizione più massiccia che si sia mai tentata di fare nella storia commerciale del mondo. Nessuno le vuole, ma continuano a essere prodotte sulla base di un diktat che arriva da una cerchia ristretta di burocrati che magari gira anche con l’autista. Oltre che costose e molto simili tra loro, le EV soffocano il piacere di guida e rappresentano una triste pagina dell’industria dell’automotive europea.
Gli italiani le evitano come la peste, salvo incentivi che dimezzano il prezzo a tal punto da farle diventare convenienti, ma la quota totale di mercato continua ad aggirarsi intorno a un misero 5%. Chi le ha acquistate non ha avuto esperienze positive, anche a causa di una scarsa rete di colonnine a livello nazionale. Le infrastrutture pubbliche italiane sono spesso vandalizzate o non offrono delle tariffe vantaggiose. In sostanza le EV sono per una nicchia di progressisti green dal portafoglio pesante che magari presenta altre vetture con motori tradizionali in garage.
Auto elettriche, batosta in arriva
Se l’Italia è molto indietro su questa tecnologia, scopriamo cosa sta avvenendo in quei Paesi in cui le EV hanno iniziato ad avere una percentuale più impattante sul parco auto circolante. Nel Regno unito le immatricolazione green si attestano intorno al 22%. Con una crescita notevole nel 2025 la Gran Bretagna ha fatto quello scatto green in avanti, ma non sono mancati i problemi. In base a quanto rivelato dal Financial Times, poi confermato da What Car?, il governo guidato dal Cancelliere Rachel Reeves intende introdurre una nuova tassa “pay-per-mile” per i proprietari di auto elettriche.
L’Esecutivo britannico, dato l’abbassamento delle entrate derivanti dalle accise su benzina e diesel, vuole imporre una tassa ai conducenti di EV per recuperare fino a 1,8 miliardi di sterline perse all’anno entro il 2031. Chi affronta su di un’auto elettrica 12.800 km all’anno sborserà circa 435 sterline tra VED e tassa a miglio: 240 per la nuova imposta e 195 di bollo. Dati allarmanti anche per gli europei alle prese con la crisi. L’Automobile Association ha invitato il governo a muoversi con cautela, avvertendo che la misura potrebbe “rallentare la transizione all’elettrico proprio nel momento in cui inizia a consolidarsi”.
- La Range Rover della star della musica venduta al prezzo di una Panda: è un’occasione unica - 4 Dicembre 2025
- I 3 motori diesel Audi più potenti di sempre: questi erano portentosi e non li fermavi mai - 4 Dicembre 2025
- Bagnaia ancora una volta umiliato, la frase che spiazza: una vera sentenza che riguarda i Marquez - 4 Dicembre 2025