Sono due anime diverse che ora risiedono in paradiso e che hanno cambiato l’Italia. Scopriamo chi ha costituito il patrimonio più importante tra Gianni Agnelli e Silvio Berlusconi.
Silvio Berlusconi è stato molto più criticato e persino odiato rispetto al rampollo della famiglia piemontese, pur costruendosi da solo la sua fortuna. Il milanese non proveniva da una famiglia povera, ma con intuizioni sempre giuste è stato in grado di partire dall’immobiliare, sino a spaziare nell’ambito delle telecomunicazioni e nel settore calcistico, vincendo tutte le sue scommesse.
Gianni Agnelli ha portato avanti con determinazione le tante aziende di uno dei nuclei già più potenti d’Europa. Come spesso ricordava nelle interviste ci vogliono anche le giuste capacità per ampliare un portfolio aziendale piuttosto ricco e in questo l’Avvocato è stato un numero 1 assoluto.
Quanti non riescono a inserirsi nelle trame complesse di un Paese condizionato dalla burocrazia come il nostro? Un esempio su tutti lo sta dando proprio il nipote di Gianni Agnelli, John Elkann, che forse ha trascorso sin troppo tempo all’estero per rendersi conto delle difficoltà che sta vivendo l’Italia.
Suo nonno è diventato leggenda, anche grazie al trattamento dei suoi lavoratori che lo amavano. Oggi John Elkann è osteggiato per le cessioni aziendali. Con le ultime vendite ha palesato la volontà di scappare da Torino e impiantare le sue radici altrove, ma è anche figlio di un momento storico complesso.
Gianni Agnelli, proprio come Silvio Berlusconi, ha avuto la fortuna di vivere realmente in un Belpaese che, dopo la fine del secondo conflitto bellico mondiale, ha vissuto un boom economico esponenziale. Figlio di Edoardo Agnelli e di Aniceta Frisetti, Gianni ha guidato la FIAT ad una nuova era nel segno di suo nonno.
Dopo aver perso il padre, il giovane Gianni fu capace di acquisire la Ferrari e tanti alti top brand. Il patrimonio sconfinato dell’Avvocato fu addirittura chiamato: “L’oro del senatore”, in riferimento alla sua posizione da Paperone de Paperoni.
L’oro di Gianni Agnelli venne depositato in una banca a Basilea, per poi essere spostato a Ginevra, in Svizzera. Un tesoro di 20 miliardi di euro, di cui 10 miliardi era il valore dell’oro degli Agnelli, e l’altra metà si sostanziava in una collezione d’arte.
Il confronto tra Gianni Agnelli e Berlusconi
Secondo la rivista Forbes, Silvio Berlusconi, prima della scomparsa nel 2023, vantava un patrimonio di 7,1 miliardi di dollari, essendo il 352esimo uomo più ricco del mondo e il terzo più ricco d’Italia. L’ultimo bilancio divulgato nel 2021 dalla società Fininvest presentava una consistente somma di 4,9 miliardi di patrimonio netto, la quota dell’ex premier ammontava a quasi 3 miliardi.
Nel computo totale vanno considerate le partecipazioni in Mediaset, Mondadori (53,5%), Banca Mediolanum (30%) e nella società principale. Il patrimonio immobiliare di Berlusconi si aggira intorno ai 150 milioni di euro. Gianni Agnelli aveva un patrimonio nettamente superiore, tuttavia le basi di partenza erano molto diverse.
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